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Muzeu Cattedrale di Matera

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MateraCulturale vi offre la possibilità di scoprire uno dei monumenti più significativi della città. L’audioguida vi condurrà alla conoscenza della Cattedrale di Maria Santissima della Bruna attraverso il racconto delle opere in essa contenute.

Buon ascolto da materaculturale.it

.Eretta al culmine della “Cìvita”, sul luogo in cui sorgeva un monastero benedettino intitolato a Sant’Eustachio, a suggello di una fiorente fase di espansione urbanistica della città, la quale, nel corso del 1200, acquisirà l’aspetto che conserverà per molti secoli.

Nell’alto Medioevo  la Civita si ergeva al di sopra di una zona allora per lo più boschiva, che si andò popolando tra nono e undicesimo secolo. Da quel momento la Cìvita manterrà sempre il suo ruolo politico e religioso, anche tra Quattro e Cinquecento, fase di maggiore intensità abitativa dei Sassi.

I lavori della Cattedrale furono terminati nel 1270, anno in cui il regno verrà attraversato da un’intensa attività edilizia religiosa, che si protrarrà a lungo e che vide il suo inizio nei primi decenni del secolo. Non c’è una datazione certa sull’inizio della costruzione della Cattedrale, l’ipotesi più attendibile trova il fondamento in parallelismi di natura stilistica tra l’apparato decorativo e scultoreo della Cattedrale e quello della vicina chiesa di San Giovanni, alla quale si lavorava già nel 1233. Questa assonanza potrebbe far pensare alla presenza di uguali maestranze sia per l’uno che per l’altro edificio, nonché ad una parziale contemporaneità d’esecuzione.

Intitolata dal 1626 alla Madonna della Bruna e a Sant'Eustachio, l’edificio è stato oggetto di tre importanti fasi architettoniche: quella medievale che si conclude nel 1270 con il completamento dei lavori, quella quattro-cinquecentesca condotta da famiglie facoltose e da alti prelati con la costruzione di pregevoli altari lapìdei e l’aggiunta di cappelle sul versante settentrionale dell’edificio. Per ultimo, il rifacimento settecentesco che ci offre l’edificio nelle attuali fattezze.  La Cattedrale è l’esempio più tardo del romanico pugliese, vicinissimo a modelli della Terra di Bari e Terra d’Otranto, pur assumendo caratteristiche stilistiche tipicamente “materane”.

Solenne, nella definizione romanica dei suoi volumi, con facciata a capanna e un motivo continuo di arcate cieche su paraste, entro cui si inseriscono le eleganti decorazioni delle finestre e dei portali, presenta all’esterno una omogeneità dell’apparato decorativo che si fa più intenso nel versante rivolto verso la piazza.

Il lato settentrionale viene semplificato in un ritmo di arcatelle e di paraste e in una delicata bordura sul perimetro della costruzione.

Del corpus decorativo, sicuramente compiuto partendo dal versante ad oriente verso occidente, il più antico oltre che particolarmente ricco è quello eseguito nei bracci del transetto, sul cui versante sud si conserva una preziosa decorazione, realizzata con una greca di rose quadripetale, due leoni posti su mensole e  un grande rosone, ora senza raggiera, circondato da sole tre delle originarie quattro figure, tra cui un bellissimo sant’Eustachio a cavallo.

La figura del Sant’Eustachio, condotta in maniera continua ed omogenea e con un profondo senso di astrattismo e schematizzazione delle linee, dei volumi e dei dettagli, evoca assonanze con stili orientaleggianti e armeni.

All'interno l’edificio si sviluppa su pianta a croce latina con transetto inscritto, una cupola a tamburo mascherata all’esterno da un tiburio e tre navate, divise tra loro da arcate a tutto sesto poggianti su dieci colonne sormontate da capitelli in pietra che, pur differendo l’uno dall’altro, mostrano chiari segni di una contemporaneità di esecuzione.

Lungo il lato meridionale si aprono La porta dei leoni, identica nel taglio superiore alle decorazioni scultoree della chiesa salentina di Santi Niccolò e Cataldo e riproposta nella chiesa di San Giovanni Battista della stessa Matera, una finestra riccamente ornata e la “Porta della Piazza”, quest’ultima, di ispirazione benedettina, sembrerebbe rievocare uno stile miniaturistico nei due monaci, uno dei quali in posa di lettura. Nella lunetta campeggia la scritta ABRAHAM incisa in una lastra in cui è raffigurato il patriarca dalla folta barba, seduto e con un libro nella mano sinistra.

 

Vi invitiamo ad entrare nella Basilica Cattedrale per continuare la visita con il racconto dei tesori in essa contenuti.

Grazie e buona continuazione da MateraCulturale.

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Recenzii

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  • 5 out of 5 rating 07-18-2019

    ii

  • Maria Grazia

    5 out of 5 rating 07-02-2019

    Siamo stati molto bene grazie alle guide

  • Alessandra

    5 out of 5 rating 03-10-2019

    Bravissimo Nicola Ruggieri....ottima guida 😉👍🏻

  • Giulio

    5 out of 5 rating 01-05-2019

    L'app è il completamento di un eccellente percorso di conoscenza della città di Matera. Nicola Ruggieri di www.materaculturale.it è un amico con cui passeggiare per una città sorprendente e quanto di meglio si possa scegliere per scoprire Matera e la Basilicata. Superconsigliato!

  • Mara

    5 out of 5 rating 05-23-2018

    Chiari e discorsivi i testi, uno strumento davvero utile e ben fatto a supporto della visita, ma il valore aggiunto dell'agenzia è la guida, il dr. Nicola Ruggieri, durante l'itinerario guidato si ha la chiara percezione di guardare la città da un punto di vista privilegiato, proprio perché integrato dalla professionalità e dalla ricercatezza dei contenuti di chi lo conduce e lo spiega. Questo tipo di professionalità è la vera scoperta di questi luoghi. 10 e lode.

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