Audio tour

Audio tour 1-Adriano Prandi e Carlo Ludovico Ragghianti fra Michelangelo e la swinging Bari

Questa prima sezione ci porta a Bari, sede del nostro Ateneo.
Figura fondamentale e costante di tutta la vicenda che andremo ad analizzare, fu lo storico dell’arte e archeologo Adriano Prandi, a Bari dal 1947 al 1975, fondatore dell’Istituto di Storia dell’Arte e Archeologia dell’Università.
A Bari, fu lui il vero e proprio motore degli eventi celebrativi per il IV Centenario della morte di Michelangelo.
Vi racconteremo non solo del rapporto di Prandi con Carlo Ludovico Ragghianti, ma anche delle frequentazioni con Bari, dall’Editore Laterza a Luciano Canfora, dello stesso Ragghianti, ricordiamo presidente del CLN della Toscana e autore di un volume complicato come il ‘Disegno della Liberazione italiana’.

Non mancheranno poi affondi sulle iniziative culturali coeve, prima fra tutte la rifondazione della Pinacoteca di Bari - fortemente caldeggiata da Prandi - e l’organizzazione (proprio nel 1964) della Mostra dell’Arte in Puglia dal Tardo Antico al Rococò. Quest’ultima venne promossa da Mario Salmi, allora potentissimo presidente del Consiglio superiore delle antichità e belle arti che aveva iniziato la sua carriera da Ispettore delle Belle Arti proprio in Puglia, negli anni Venti, e venne po affidata ad un allievo di Prandi, Michele D’Elia, futuro direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro.

A Raffaella Cassano ed Elisa Bonacini toccherà proseguire invece sulla figura di Prandi archeologo, della sua attenzione per l’antico, ad esempio per il tramite di un oggetto formidabile come il Laocoonte, ma anche del rapporto di Prandi con il territorio di adozione, si pensi solo al singolarissimo sito delle cosiddette Centopietre di Patù.
Margherita De Gennaro, invece, inquadrerà il Prandi docente, impegnato insieme ai suoi allievi nella realizzazione di numerose e assai moderne dispense didattiche, tra archeologia e storia dell’arte, sempre all’insegna dell’intersezione tra ricerca e innovazione umanistica.
 
Quanto a Elisa Bonacini, lei tornerà in chiusura descrivendovi i progetti digitali che abbiamo espressamente realizzato per la mostra Michelangelo antifascista a Bari (1964-1965). Dal progetto partecipativo, di storytelling, in cui gli studenti degli insegnamenti di ‘Museologia’ e di ‘Valorizzazione digitale dei beni museali’ hanno raccontato cosa accadde nelle loro famiglie negli anni Sessanta, dando vita così a Bari 1964: com’eravamo; sino alla mostra virtuale mostra virtuale realizzata sulla piattaforma ArtSteps, che aumenta in modo significativo i contenuti della mostra ‘analogica’ Michelangelo antifascista a Bari (1964-1965) allestita presso la Biblioteca di Storia dell’Arte.

Buon ascolto!

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