Audio tour 3_viale Buozzi_it
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L’ EDIFICIO ETRUSCO DI VIALE BUOZZI
Lungo viale Buozzi, tra i bastioni della Spina e del Belvedere, sono visibili alcune strutture murarie antiche emerse tra gli anni Cinquanta e Sessanta nel Novecento durante lavori di sistemazione dei giardini ai piedi della Fortezza.
Si tratta di resti murari costituiti da grossi blocchi squadrati di pietra arenaria uniti a secco. L’edificio fu in passato interpretato impropriamente come “Capitolium” della città, data la struttura a tre celle che richiama quella degli edifici templari destinati alle divinità del Pantheon romano (la triade capitolina, costituita da Giove, Giunone e Minerva).
Tuttavia l’assenza dei dati di scavo non ci consente di comprenderlo pienamente. Le dimensioni imponenti e la posizione rilevante, prossima alla sommità del colle di San Donato, fanno ipotizzare una destinazione religiosa dell’edificio, anche in considerazione del rinvenimento di terrecotte architettoniche, vasellame e altri oggetti riconducibili alla sfera votiva e cultuale.
Il complesso, per i materiali rinvenuti e per le caratteristiche della muratura, è databile al II sec. a.C.
- 1 edificio etrusco di viale Buozzi
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L’ EDIFICIO ETRUSCO DI VIALE BUOZZI
Lungo viale Buozzi, tra i bastioni della Spina e del Belvedere, sono visibili alcune strutture murarie antiche emerse tra gli anni Cinquanta e Sessanta nel Novecento durante lavori di sistemazione dei giardini ai piedi della Fortezza.
Si tratta di resti murari costituiti da grossi blocchi squadrati di pietra arenaria uniti a secco. L’edificio fu in passato interpretato impropriamente come “Capitolium” della città, data la struttura a tre celle che richiama quella degli edifici templari destinati alle divinità del Pantheon romano (la triade capitolina, costituita da Giove, Giunone e Minerva).
Tuttavia l’assenza dei dati di scavo non ci consente di comprenderlo pienamente. Le dimensioni imponenti e la posizione rilevante, prossima alla sommità del colle di San Donato, fanno ipotizzare una destinazione religiosa dell’edificio, anche in considerazione del rinvenimento di terrecotte architettoniche, vasellame e altri oggetti riconducibili alla sfera votiva e cultuale.
Il complesso, per i materiali rinvenuti e per le caratteristiche della muratura, è databile al II sec. a.C.
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