音频游览 1.Itinerario archeologico nella Valle del Belice
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Un itinerario archeologico nel Belice non può che partire dal Parco Archeologico di Selinunte e delle Cave di Cusa, uno dei più importanti del Mediterraneo per la posizione, il perfetto inserimento nel paesaggio, la sua ampiezza (è uno dei parchi più grandi ed importanti al mondo), l’imponenza dei suoi templi.
L’itinerario archeologico nel Belìce risulta significativo per tutte le epoche antiche: dalla preistoria a quella greca, dalla cultura Elima a quella medievale, quest’ultima riconoscibile nella rocca di Entella e nella necropoli Pignatelli a Menfi.
Nel museo della preistoria del Belìce a Partanna, i vasi dello stile del campaniforme, i resti di faune ed i corredi funebri provenienti dalle necropoli dell’area archeologica dello Stretto, raccontano la civiltà dei fossati.
A Castelvetrano il Museo Civico espone il famoso Efebo di Selinunte, statua in bronzo di pregevolissima fattura (480- 460 a.C.), insieme a vasi, lucerne e a una lamina in piombo (Lex sacra) con inscritta una legge del V sec. a. C.
Anche l’antiquarium di Contessa Entellina e il Museo Archeologico Palazzo Panitteri, a Sambuca di Sicilia, che ospitano i reperti provenienti da un territorio interessato da lunghi processi di contatto tra popolazioni di diversa provenienza semitica e culturale.
Segesta, dall’alto del Monte Barbaro, è uno dei centri indigeni tra i più importanti della Sicilia Occidentale, costituito dagli Elimi da un popolo di origine peninsulare. Questa città ebbe un ruolo preponderante negli avvenimenti storici che la portarono a ripetute lotte con Selinunte che sicuramente tentava di conquistarsi uno sbocco nel Mar Tirreno. Nel corso della prima guerra punica, si alleò con i Romani. Nel 430-420 a.C. fu edificato il Tempio di tipo dorico-siceliota, all’interno delle mura urbiche.
L’itinerario non si esaurisce con i musei; i siti ancora poco studiati di Castellazzo a Poggioreale e di Mokarta e Monte Polizo a Salemi, hanno già messo in luce importanti reperti della cultura Elima. Si tratta di aree archeologiche lungo la valle del Belìce, facilmente visitabili durante i periodi di scavo con missioni affidate gruppi nazionali ed internazionali.La voce narrante di questo tour è di Marilena Cusenza, direttore della Rete Museale e Naturale Belicina
Questa audioguida fa parte del progetto Sicilia Beni Culturali per izi.TRAVEL coordinato da Elisa Bonacini, Università di Catania
- 1 Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa
- 2 Cave di Cusa
- 3 Museo Civico Selinuntino
- 4 Castello Grifeo - Museo Regionale di Preistoria del Belice - Centro di interpretazione e valorizzazione territoriale
- 5 Museo archeologico - Sistema Museale Salemi
- 6 Parco archeologico di Segesta
- 7 Antiquarium di Monte Maranfusa
- 8 Riserva Naturale “Grotta di Entella” - Rocca di Entella – Diga Mario Francese
- 9 Antiquarium di Entella
- 10 Museo Archeologico di Palazzo Panitteri
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L’itinerario archeologico nel Belìce risulta significativo per tutte le epoche antiche: dalla preistoria a quella greca, dalla cultura Elima a quella medievale, quest’ultima riconoscibile nella rocca di Entella e nella necropoli Pignatelli a Menfi.
Nel museo della preistoria del Belìce a Partanna, i vasi dello stile del campaniforme, i resti di faune ed i corredi funebri provenienti dalle necropoli dell’area archeologica dello Stretto, raccontano la civiltà dei fossati.
A Castelvetrano il Museo Civico espone il famoso Efebo di Selinunte, statua in bronzo di pregevolissima fattura (480- 460 a.C.), insieme a vasi, lucerne e a una lamina in piombo (Lex sacra) con inscritta una legge del V sec. a. C.
Anche l’antiquarium di Contessa Entellina e il Museo Archeologico Palazzo Panitteri, a Sambuca di Sicilia, che ospitano i reperti provenienti da un territorio interessato da lunghi processi di contatto tra popolazioni di diversa provenienza semitica e culturale.
Segesta, dall’alto del Monte Barbaro, è uno dei centri indigeni tra i più importanti della Sicilia Occidentale, costituito dagli Elimi da un popolo di origine peninsulare. Questa città ebbe un ruolo preponderante negli avvenimenti storici che la portarono a ripetute lotte con Selinunte che sicuramente tentava di conquistarsi uno sbocco nel Mar Tirreno. Nel corso della prima guerra punica, si alleò con i Romani. Nel 430-420 a.C. fu edificato il Tempio di tipo dorico-siceliota, all’interno delle mura urbiche.
L’itinerario non si esaurisce con i musei; i siti ancora poco studiati di Castellazzo a Poggioreale e di Mokarta e Monte Polizo a Salemi, hanno già messo in luce importanti reperti della cultura Elima. Si tratta di aree archeologiche lungo la valle del Belìce, facilmente visitabili durante i periodi di scavo con missioni affidate gruppi nazionali ed internazionali.La voce narrante di questo tour è di Marilena Cusenza, direttore della Rete Museale e Naturale Belicina
Questa audioguida fa parte del progetto Sicilia Beni Culturali per izi.TRAVEL coordinato da Elisa Bonacini, Università di Catania
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