音频游览 Naturalia et mirabilia

Una delle passioni meno note ma in verità assai diffusa in Casa Medici, fu quella per la speculazione scientifica, per la sperimentazione e più in generale per le novità tecnologiche. Il granduca Francesco I fu un alchimista di prim'ordine, il primo in Europa a riprodurre la maiolica cinese. Ereditò lo stesso talento il figlio don Antonio che del Casino di San Marco, fece una fucina alchemica senza precedenti. Dall'astrologia all'astronomia il passo è breve. Nel 1610 Cosimo II nominò Galileo Galilei "Matematico primario dello Studio di Pisa e Filosofo del Serenissimo Gran Duca". Lo scienziato ricambiò il sovrano dedicandogli i quattro satelliti di Giove appena scoperti. Una generazione più tardi, nel 1657, Leopoldo col fratello Ferdinando II diede avvio all'Accademia del Cimento, la prima società a carattere scientifico d'Europa. Il principale obiettivo dell'accademia fu lo sviluppo e la diffusione del metodo sperimentale galileiano, da qui il motto "Provando e riprovando". Parteciparono con continuità ai lavori dell'accademia Francesco Redi, Lorenzo Magalotti, che svolse le funzioni di Segretario, Vincenzo Viviani, Giovanni Alfonso Borelli e Carlo Renaldini. Durante le riunioni, che si tenevano a Palazzo Pitti, furono compiute numerose esperienze di termometria, barometria e pneumatica grazie all'ausilio di innovativi strumenti appositamente concepiti. L'attività dell'Accademia si concluse poi nel 1667 con la pubblicazione dei Saggi di Naturali Esperienze, in cui vennero presentati i principali risultati raggiunti, tra i quali la misurazione della velocità del suono. Cosimo III, infine, fu un instancabile collezionista di varietà vegetali e promosse la nascita della prima Società Botanica della storia. In quegli anni, la curiosità della corte fu principalmente rivolta alle cosidette "aberrazioni di natura", stranezze, frutto di anomalie genetiche, divennero i soggetti prediletti del pittore Bartolomeo Bimbi.