Musée Il Museo Archeologico G. Camporeale
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À propos du musée
Il Museo Archeologico di Massa Marittima è nato nel 1993 dal vecchio Museo Civico per iniziativa del prof. Giovannangelo Camporeale, etruscologo dell’Università degli Studi di Firenze. Il Museo Civico è stato fondato insieme alla Biblioteca comunale nel 1867 e inizialmente comprendeva pochi oggetti frutto di donazioni. In breve tempo si arricchì di molti materiali, in particolare di un primo nucleo di reperti archeologici provenienti da Canino e da Vulci, inviati al primo direttore del Museo Stefano Galli dal figlio, insegnante appunto a Canino. A questi materiali archeologici, raccolti nella Collezione Galli attualmente non esposta, si sono aggiunti tra la fine dell'Ottocento e gli anni ’30 del Novecento reperti provenienti dal territorio grazie agli scavi di Doro Levi, ispettore della Soprintendenza dell'Etruria, e Gaetano Badii, direttore del Museo e della Biblioteca dopo Galli.
Dalla sua prima collocazione in una stanza del Convento di San Francesco, il Museo Civico si è spostato spesso di sede nel corso dei decenni. Nel 1958 venne allestito nel quattrocentesco Palazzetto delle Armi, dove ebbe particolare risalto proprio l'archeologia con un riordinamento curato da Giorgio Monaco della Soprintendenza per le Antichità d'Etruria. Negli anni ’70 del Novecento, infine, il Museo Civico fu spostato in questa sede, dove furono esposti tutti i nuclei che si erano formati nel tempo, dalla sezione archeologica ai cimeli del Risorgimento alla Pinacoteca, con la famosa Maestà di Ambrogio Lorenzetti (ora nel Museo di San Pietro all'Orto).
Nel 1985, in occasione della manifestazione regionale “L’Anno degli Etruschi”, il prof. Camporeale inserì Massa Marittima nel circuito della mostra “L’Etruria Mineraria” che si tenne contemporaneamente a Portoferraio e a Populonia. Nel Museo Civico furono esposti per la prima volta i materiali dei primi quattro anni di scavi iniziati dallo stesso Camporeale nel 1980 nell'insediamento etrusco nei pressi del lago dell’Accesa. Dopo questo evento, che ebbe grande risonanza e pose l’attenzione su Massa Marittima come sede di un insediamento etrusco di una certa importanza, gli scavi all’Accesa proseguirono e il professore si impegnò, in accordo con l’Amministrazione comunale, per dedicare tutto il Palazzo del Podestà all'archeologia. Il progetto si concretizzò nel 1993 con la nascita del Museo Archeologico.
All’inizio degli anni 2000 il Museo ebbe una nuova trasformazione con l'esposizione del materiale preistorico proveniente soprattutto dagli scavi condotti dalla dott.ssa Biancamaria Aranguren, archeologa della Soprintendenza, che hanno fatto emergere l’importanza del territorio nella Preistoria, in particolare dall’Eneolitico (Età del Rame) in poi, grazie alla presenza dei metalli.
Nel 2019 il Museo Archeologico è stato intitolato al professor Camporeale, un omaggio al grande studioso che con perseveranza e determinazione è riuscito a portare Massa Marittima alla ribalta nel mondo dell'archeologia e a rendere questo Museo e il suo territorio un punto di riferimento per gli studiosi e per il turismo.
Pièces exposées
Objets exposés présentés avec fichier audio
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Palazzo del Podestà
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Giovannangelo Camporeale
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L'oreopiteco di Montebamboli
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La scoperta dell’oreopiteco
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La riscoperta
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Chi era l’Oreopiteco?
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La Maremma ai tempi dell’Oreopiteco
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L’Eracle callinico di Massa Marittima
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La tecnica di realizzazione
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Un pezzo unico
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Il mito di Eracle
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La statua stele di Vado all'Arancio
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Le statue-stele
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L’insediamento etrusco del Lago dell’Accesa
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La scoperta dell’abitato etrusco dell’Accesa
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Il Parco Archeologico del Lago dell’Accesa
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