Duomo di Pisa
Il duomo di Pisa rappresenta uno degli edifici più significativi del panorama del romanico italiano. È una magnifica cattedrale che si trova all'interno di una piazza che prende nome proprio da questo splendido monumento: piazza del Duomo.
La sua costruzione risale al 1064 ed è realizzato principalmente in stile medievale, anche se vi si mescolano anche lo stile romanico, il bizantino, il lombardo-emiliano e addirittura l'islamico.
Inizialmente la chiesa venne chiamata Santa Maria Maggiore e fu dedicata a Santa Maria Assunta. Le porte di ingresso non sono quelle originali, ad eccezione di una, la Porta di San Ranieri, posta di fronte al campanile e dalla quale erano solite entrare le famiglie di nobili; le altre porte furono invece distrutte da un incendio nel 1595.
L'intero edificio, come tutti i monumenti sulla piazza, è sotto il livello del suolo a causa del terreno argilloso su cui è stato costruito.
Alla fine del XVI secolo si verificò un grave incendio che devastò gran parte dell'edificio. Fu cosi necessario rifare il tetto e le tre porte bronzee della facciata; nel '700 si iniziò a rivestire le pareti con i "quadroni", cioè i grandi dipinti su tela realizzati dai più bravi artisti del periodo.
Durante l''800 le decorazioni interne ed esterne furono sostituite con delle copie, mentre gli originali furono posti nel Museo dell'Opera del Duomo.
All'esterno della Cattedrale, sul lato nord della facciata, davanti al Camposanto, c'è un pezzo di marmo di origine romana sul quale sono presenti una serie di piccoli buchi neri. La leggenda vuole che siano i segni lasciati dal Diavolo quando si arrampicò sul duomo per fermarne la costruzione. Sembrano proprio i segni lasciati dalle unghie del Diavolo e la stranezza è che non si riesce mai a contarne il numero esatto ogni volta che si prova a farlo.
Nel lato destro dell'abside è conservata un'anfora che si dice sia quella usata nelle nozze di Cana, in cui Gesù trasformò l’acqua in vino.
Nel 1092 la chiesa, da semplice cattedrale, passa ad essere primaziale, essendo stato conferito il titolo di primate all'arcivescovo Daiberto da papa Urbano II, onorificenza oggi soltanto formale.
L'interno è rivestito di marmi bianchi e neri, con colonne monolitiche di marmo grigio e capitelli di ordine corinzio. Ha un soffitto a cassettoni dorati seicenteschi, in legno dorato e dipinto, dei fiorentini Domenico e Bartolomeo Atticciati; reca dorato lo stemma dei Medici. Presumibilmente l'antico soffitto presentava una struttura con capriate lignee a vista.
Nel punto di incontro tra i transetti e il corpo centrale si innalza la cupola affrescata con la Vergine in gloria e santi dai pisani Orazio e Girolamo Riminaldi.
Le colonne granitiche in stile corinzio fra la navata e l'abside provengono dalla moschea di Palermo, bottino della battaglia nella Cala dai Pisani nel 1063.
Il grande mosaico absidale del Cristo in trono tra la Vergine e san Giovanni è reso famoso dal volto di san Giovanni, di Cimabue nel 1302 e sopravvisse miracolosamente all'incendio del 1595. Proprio quel San Giovanni Evangelista fu l'ultima opera realizzata da Cimabue prima della morte e l'unica di cui esista una documentazione certificata.
Il Duomo di Pisa è uno dei monumenti più affascinanti di questa città e d'Italia. Davanti a tale bellezza si rimane semplicemente senza fiato.
Photo Cathedral and Campanary - Pisa 2014 (2) by José Luiz is licensed under CC BY-SA 3.0
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