Tur audio # 13 - Il culto e la liturgia
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Questa sala è dedicata all’arte sacra ed espone parati d’altare e suppellettili per la liturgia.
* Entrando a sinistra è esposto il monumentale parato d’altare ottocentesco del Vescovo Francesco Maria Barzellotti, nativo di Piancastagnaio e vescovo diocesano dal 1832 al 1861. Il parato d’altare è composto da croce, candelieri e reliquiari in legno riccamente scolpito e dorato.
Nelle vetrine di sinistra:
* Sono esposte una croce àstile bifacciale del secolo XV, con decori in filigrana di argento in lamina e smalti.
(cf scheda dedicata)
* Proseguendo sono esposti in alto calici dorati del sec. XV, con nodo e piede impreziositi da medaglioni smaltati e figure probabilmente di santi. Al centro e in basso sono esposti calici e vasi sacri risalenti al Settecento.
* Stendardo processionale bifronte, sec. XVII: di A. Casolani, Madonna assunta e in trono con il Bambino Gesù; sul retro i Santi Giorgio e Rocco. Il dipinto proviene dalla chiesa di San Biagio a Montorgiali.
Dal lato opposto ripartendo dall’ingresso nella sala:
* Nella prima vetrina: cestello per l’acqua benedetta, bugie e medaglione votivo. Statuetta di cera e stoffa di seta raffigurante il Bambino Gesù o Maria Bambina (sec. XVIII).
* Nella vetrina successiva è esposto un pastorale in argento con sommità a ricciolo, due mitrie del sec. XVIII di manifattura romana con decorazioni in oro e gemme colorate, due turiboli in argento cesellato del sec. XVIII e un ostensorio a raggiera in argento del sec. XVIII.
L’esposizione si conclude con la vetrina delle «paci».
La «pace» è una tavoletta eucaristica, generalmente in argento cesellato, decorata sulla parte frontale con una scena sacra, che veniva baciata dal sacerdote celebrante la messa e veniva poi offerta al bacio degli altri officianti ed infine dei fedeli.
Era chiamata osculum pacis o tabella pacis ed entrò in uso nel secolo XIII fino al secolo XVIII, a sostituire l'antico bacio liturgico della pace nella Messa.
Tra le più antiche testimonianze dell'uso della «pace» è la menzione dell'osculatorium negli statuti dell'arcivescovo di York Walter de Gray (1250). Ma si trova citata anche nel Messale Romano prima della riforma liturgica, nel Cerimoniale Episcoporum e nel Pontificale Romanum.
Le «paci» erano generalmente rettangolari (ne esistono anche esemplari rotondi), con una piccola base in basso e un manico a voluta nella parte superiore, che permettevano di reggersi sollevata.
* Al centro: due vetrine con paramenti liturgici (pianete). Una bianca del sec. XIV in seta ricamata, l'atra verde del sec. XV in broccato di seta, velluto e ricami.
(C) - Tutte le foto sono di proprietà della Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello.
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