Audio tour Pavia
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Risalente all'epoca pre-romana, la città di Pavia, allora conosciuta con il nome di Ticinum, era un comune e un sito militare molto importante per l'Impero Romano.
Plinio il Vecchio disse che la città sia stata fondata dai Laevi e dai Marici, due tribù liguri, mentre Tolomeo attribuisce l’inizio della storia di Pavia agli Insubri.
La città romana, molto probabilmente, era un piccolo campo militare, costruito dal console Publio Cornelio Scipione nel corso del 218 aC, a guardia di un ponte di legno che era stato costruito sul fiume Ticinum.
Il centro storico di Pavia, ha ancora oggi la tipica pianta derivata dal castrum, l'accampamento militare romano, dotato di due assi perpendicolari, il cardo, oggi Corso Strada Nuova e il decumano.
L’importanza della città è cresciuta nel tempo con l'estensione della via Emilia da Ariminum (la odierna Rimini) per via del fiume Po.
Questa via attraversava Placentia (nota oggi come Piacenza) per poi dividersi in due rami, uno verso Mediolanum (la odierna Milano), l’altro verso Ticino.
La città venne saccheggiata da Attila nel 452 e da Odoacre nel 476.
Crebbe di importanza come centro militare nel periodo delle invasioni dei Goti.
Narsete riconquistò Ticinum per l'Impero Romano d'Oriente, ma dopo un lungo assedio la dovette cedere ai Longobardi nel 572.
Nel 568, i Longobardi, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla massima parte del territorio italiano continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia.
Nel corso dei secoli, tuttavia, grandi figure di sovrani (28 cica in 200 anni) come Autari, Agilulfo, Rotari, Grimoaldo, Liutprando, Astolfo e Desiderio estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno.
L'irruzione dei Longobardi pose fine all'effimera riconquista bizantina di Giustiniano e, per la prima volta dai tempi della conquista romana (III-II secolo a.C.), ruppe l'unità politica della penisola italiana che si trovò infatti divisa tra i Longobardi e i Bizantini, secondo confini soggetti a variabilità nel corso del tempo date le caratteristiche dell'insediamento longobardo e le oscillazioni dei rapporti di forza.
Il toponimo Papia, da cui deriva il nome moderno della città, deriva verosimilmente da un nome di gens romana, forse Papilia, e vorrebbe dunque dire "terra della gens Papilia". Qualcuno ritiene che il nome derivi invece dal greco Papìas "custode del palazzo", nome che sarebbe stato dato da soldati bizantini venuti a combattere i Goti con riferimento a un palazzo di Teodorico. La città con il nome Papia, divenne la capitale del Regno longobardo e come tale una delle più importanti città italiane. Con la conquista di Pavia e la cattura di Desiderio nel 774, Carlo Magno distrusse definitivamente la supremazia longobarda nella Longobardia Maior.
Nel XII secolo Pavia ha acquisito lo status di comune autonomo e, nella divisione politica tra guelfi e ghibellini che caratterizza il Medioevo italiano, Pavia era tradizionalmente ghibellina, una posizione che ha contribuito ad aumentare la rivalità con la città di Milano.
Nella storia più recente, la città di Pavia fu sotto il controllo dell'amministrazione austriaca, fino alla seconda guerra di indipendenza italiana, per poi prendere parte all'Unità d'Italia un anno dopo.
- 1 Leggende
- 2 Pavia
- 3 Castello visconteo
- 4 Musei Civici
- 5 San Pietro in Ciel d'Oro
- 6 Arca di Sant'Agostino
- 7 Cripta, tomba di Severino Boezio e storia della basilca
- 8 Duomo
- 9 Ponte Coperto
- 10 Statua della Lavandaia
- 11 Strada Nuova
- 12 Angelo della Peste
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Plinio il Vecchio disse che la città sia stata fondata dai Laevi e dai Marici, due tribù liguri, mentre Tolomeo attribuisce l’inizio della storia di Pavia agli Insubri.
La città romana, molto probabilmente, era un piccolo campo militare, costruito dal console Publio Cornelio Scipione nel corso del 218 aC, a guardia di un ponte di legno che era stato costruito sul fiume Ticinum.
Il centro storico di Pavia, ha ancora oggi la tipica pianta derivata dal castrum, l'accampamento militare romano, dotato di due assi perpendicolari, il cardo, oggi Corso Strada Nuova e il decumano.
L’importanza della città è cresciuta nel tempo con l'estensione della via Emilia da Ariminum (la odierna Rimini) per via del fiume Po.
Questa via attraversava Placentia (nota oggi come Piacenza) per poi dividersi in due rami, uno verso Mediolanum (la odierna Milano), l’altro verso Ticino.
La città venne saccheggiata da Attila nel 452 e da Odoacre nel 476.
Crebbe di importanza come centro militare nel periodo delle invasioni dei Goti.
Narsete riconquistò Ticinum per l'Impero Romano d'Oriente, ma dopo un lungo assedio la dovette cedere ai Longobardi nel 572.
Nel 568, i Longobardi, guidati da Alboino, si insediarono in Italia, dove diedero vita a un regno indipendente che estese progressivamente il proprio dominio sulla massima parte del territorio italiano continentale e peninsulare. Il dominio longobardo fu articolato in numerosi ducati, che godevano di una marcata autonomia rispetto al potere centrale dei sovrani insediati a Pavia.
Nel corso dei secoli, tuttavia, grandi figure di sovrani (28 cica in 200 anni) come Autari, Agilulfo, Rotari, Grimoaldo, Liutprando, Astolfo e Desiderio estesero progressivamente l'autorità del re, conseguendo un rafforzamento delle prerogative regie e della coesione interna del regno.
L'irruzione dei Longobardi pose fine all'effimera riconquista bizantina di Giustiniano e, per la prima volta dai tempi della conquista romana (III-II secolo a.C.), ruppe l'unità politica della penisola italiana che si trovò infatti divisa tra i Longobardi e i Bizantini, secondo confini soggetti a variabilità nel corso del tempo date le caratteristiche dell'insediamento longobardo e le oscillazioni dei rapporti di forza.
Il toponimo Papia, da cui deriva il nome moderno della città, deriva verosimilmente da un nome di gens romana, forse Papilia, e vorrebbe dunque dire "terra della gens Papilia". Qualcuno ritiene che il nome derivi invece dal greco Papìas "custode del palazzo", nome che sarebbe stato dato da soldati bizantini venuti a combattere i Goti con riferimento a un palazzo di Teodorico. La città con il nome Papia, divenne la capitale del Regno longobardo e come tale una delle più importanti città italiane. Con la conquista di Pavia e la cattura di Desiderio nel 774, Carlo Magno distrusse definitivamente la supremazia longobarda nella Longobardia Maior.
Nel XII secolo Pavia ha acquisito lo status di comune autonomo e, nella divisione politica tra guelfi e ghibellini che caratterizza il Medioevo italiano, Pavia era tradizionalmente ghibellina, una posizione che ha contribuito ad aumentare la rivalità con la città di Milano.
Nella storia più recente, la città di Pavia fu sotto il controllo dell'amministrazione austriaca, fino alla seconda guerra di indipendenza italiana, per poi prendere parte all'Unità d'Italia un anno dopo.
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