Audio tour Niccioleta, un villaggio minerario del Novecento
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.Il nucleo originario di Niccioleta fu costruito a metà degli anni ’30 del Novecento dalla Società Montecatini che aveva individuato in zona un importante giacimento di pirite. Il villaggio prese il nome da un piccolo insediamento rurale poco più a nord, che venne da quel momento chiamato Niccioleta Vecchia e che oggi è in parte abbandonato. Da un punto di vista architettonico il villaggio di Niccioleta è un esempio tipico del Razionalismo, stile diffuso in epoca fascista, e ha le caratteristiche di un insediamento operaio dell’epoca, con le case dei minatori, delle maestranze e della dirigenza vicine agli impianti di produzione e suddivise in zone a seconda della classe sociale. Il direttore abitava infatti in una villa con giardino su una piccola altura che dominava le abitazioni degli operai costruite nella parte bassa del villaggio. A breve distanza dalla villa del direttore, sempre nella zona alta, erano collocate le abitazioni del vicedirettore, del medico, dei tecnici e degli impiegati mentre quelle dei sorveglianti, chiamati anche capioperai o caporali, si trovavano all’ingresso del villaggio. I minatori scapoli, insieme a quelli in attesa dell’arrivo della famiglia, occupavano i cosiddetti ‘camerotti’, casette lunghe e basse con una quarantina di brande, costruite nella parte marginale del villaggio. Fin dalle sue origini a Niccioleta confluirono, con le famiglie, operai e tecnici da tutta Italia, soprattutto dal Monte Amiata. Si creò presto una comunità viva e coesa che il 13 e 14 giugno 1944 fu devastata da una feroce strage nazifascista, con l’eccidio di ottantatré minatori. Per la comunità mineraria fu un duro colpo e circa quaranta famiglie tornarono al luogo di origine. Finita la guerra, tra la primavera e l’estate del 1945, la miniera riprese la produzione grazie anche ai nuovi arrivi e, con il passare degli anni, tra gli abitanti di Niccioleta, diventata nel 1976 una frazione del comune di Massa Marittima, si cementò nuovamente un forte senso di comunità. Poi, con la crisi del settore, la miniera ridusse progressivamente l’attività fino alla chiusura del 1992, che causò un calo di popolazione lasciando al villaggio un futuro tutto da ricostruire.
Dopo questo pannello introduttivo, la visita al villaggio prevede la sosta in 12 punti di interesse, le cui descrizioni sono tratte dal volume: Niccioleta: fotografie e immagini di una comunità mineraria, a cura di Riccardo Zipoli, Biblioteca Gaetano Badii, Massa Marittima, 2022.
- 1 La dispensa aziendale e i ‘camerotti’
- 2 Il Dopolavoro aziendale
- 3 Piazza 13 Giugno: il cuore del villaggio
- 4 I due palazzoni operai
- 5 La chiesa e il cinematografo
- 6 Il nuovo asilo, la COOP e la sezione del PCI
- 7 La villa del direttore
- 8 La zona dei tecnici e degli impiegati
- 9 La miniera di pirite di Niccioleta
- 10 La corte dell’eccidio nazifascista
- 11 Le case dei sorveglianti e la ‘strada del ferro’
- 12 Poggio la Madonna e la scuola elementare
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Dopo questo pannello introduttivo, la visita al villaggio prevede la sosta in 12 punti di interesse, le cui descrizioni sono tratte dal volume: Niccioleta: fotografie e immagini di una comunità mineraria, a cura di Riccardo Zipoli, Biblioteca Gaetano Badii, Massa Marittima, 2022.
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