Museo Galleria Bellini - Collezione privata
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Info museo
Riguardo il museo
E’ qui che vivono “i Bellini” dal 1756, in antica intimità con i fondi-oro, i capolavori degli artisti del Quattrocento e del Rinascimento, le ceramiche lumeggiate di Maestro Giorgio da Gubbio, i piccoli bronzi di Donatello, di Filarete, di Tiziano Aspetti o del Riccio, le arcaiche sculture lignee. E’ qui che si incontrano i Bellini circondati dai festoni policromi robbiani, gli arazzi della manifattura medicea, le casse nuziali decorate in pastiglia, le austere cattedre, le aggraziate savonarole, le credenze, le “fratine”, le cassapanche, gli specchi: oggetti creati, nei secoli, da artisti ed artigiani toscani che, pur non avendo un marchio di fabbrica, nondimeno firmarono le loro opere con l’inimitabile e inconfondibile eleganza della linea e della decorazione.
I Bellini, ovvero dinastie di grandi e antiche famiglie, appassionatamente legate alle creazioni artistiche del passato; una galleria universalmente conosciuta, un antiquariato nobile e raffinato, fedele ad una linea classica, che non si lascia sedurre dalla moda passeggera dell’oggetto curioso, né attirare dalle facili seduzioni del bric-à-brac.
Uno sguardo sapiente ed amoroso, unito a quel gusto raffinato che fu appannaggio degli uomini del Rinascimento, ha saputo scoprire, in luoghi vicini e lontani, velati dalla polvere dell’abbandono, oggetti di grande importanza: ed ora lo stesso sguardo li ammira, nelle belle sale del museo sul Lungarno Soderini, con l’emozione - fatta di amore e passione - dei veri antiquari che, prima di essere mercanti, sono amatori, collezionisti, “malati” d’arte e di antichità.
Una folla di fantasmi, un mondo di tempi lontani, rivive in un fantastico arredamento, tra pareti degne di un museo, e resuscita un glorioso passato: qui un affresco della scuola di Giotto, là un busto di Donatello, un ritratto del Tintoretto, una Madonna dei Della Robbia, un bronzo di Giambologna, una ceramica di Xanto Avelli da Rovigo, un arazzo gotico, un armadio scolpito dal Sansovino.
Non è dato sapere quale sia stato il Bellini che, messi gli occhi su di un capolavoro dei secoli trascorsi, sia stato vittima - per primo - del “colpo di fulmine”. Esistono dei Bellini che furono antiquari nel XVIII secolo: ma eventuali ricerche genealogiche non potrebbero aggiungere niente di più al prestigio della illustre famiglia fiorentina, dalla quale discende Luigi Bellini, padre di Beppe e Mario Bellini. Due nomi legati a importanti cariche nel mondo degli antiquari italiani (associazioni, sindacati, mostre). Così che il giornalista che ha spesso occasione di passare le frontiere e che - ad una mostra di Delft, a una vendita di Londra, o in una galleria antiquaria della parigina “ rive gauche” - si trova spesso incaricato di riportare in patria “tanti saluti a Beppe e Mario” - i Bellini del tempo ai il Bellini di oggi - che dimenticano facilmente le loro cariche e i loro titoli.
Il nonno, Luigi Bellini Sr., possedeva in via della Spada un negozio che era anche un luogo d’incontri, dove molti andavano per parlare di arte antica, oltre che per trattare affari. Sono una moltitudine coloro che, un po’ ovunque, conservano il ricordo dei Bellini; infaticabili scopritori di capolavori antichi che restituivano alla vita, valorizzandoli, non dimenticando peraltro l’arte contemporanea. I Bellini furono sostenitori ed amici (con le mostre di Palazzo Ferroni) di numerosi artisti moderni di cui alcuni gli restano debitori del primo riconoscimento pubblico ottenuto, del primo scalino della loro ascesa. I Bellini non hanno mai voluto staccarsi dalla città di Firenze, dalle rive dell’Arno. E fu proprio per l’Arno, per il glorioso fiume dantesco, che combatterono anche una battaglia: quella per quel gioiello che è Ponte a Santa Trinita, che la guerra aveva distrutto e che i fiorentini volevano ricostruire “dov’era e com’era”, con l’appassionata fermezza di cui parlò il mondo intero.
Attualmente la Galleria Bellini - Collezione Privata- è stata aperta al pubblico per volontà di Luigi Bellini, appartenente all’undicesima generazione della famiglia Bellini di Firenze.
Novità
Per l'occasione apriremo le porte della Collezione privata in esclusiva dal 25 Settembre al 25 Ottobre 2015.
Pianifica la visita


- 3, Lungarno Soderini, San Frediano, Quartiere 1, Firenze, Toscana, 50123, Italia
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- Oggi:
- 09:00 - 17:00
- Lun
- 10:00 - 18:30
- Mar
- 10:00 - 18:30
- Mer
- 10:00 - 18:30
- Gio
- 10:00 - 18:30
- Ven
- 10:00 - 18:30
- Sab
- 10:00 - 12:30
- Dom
- Chiuso
- www.bellinimuseum.org
Opere
Collezione artistica con audio
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Madonna in trono con bambino
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Madonna con bambino tra i santi Giovanni Battista e Luca
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Natura morta con figura di donna
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Rovine romane
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Due santi
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Venere e Amore
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Piramo e Tisbe
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Apollo e Dafne
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Madonna della cintola con san Tommaso, san Sebastiano e san Giuliano l'Ospedaliere
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Storie della via Crucis
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Trasfigurazione di Cristo
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Battesimo e saggi
-
Traversata sul ponte di Bassano con figure
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Paesaggio con rovine e figure
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Veduta di una piazzetta di Venezia
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Natività e scene sacre di Jacopo Amigoni
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Scena sacra
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Madonna con bambino
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Busto di giovinetta
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Donna con cornucopia
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Papa Alessandro VIII Ottoboni
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Braciere
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Cabinet monetiere
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ARAZZO - FLEURS DE CHOU
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Milano
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Bologna
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Bassorilievo
Recensioni
6 recensioni
Recensisci questo tour-
03-31-2016
Great museum!
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03-19-2016
tantissimo
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11-17-2015
Esperienza straordinaria, di grandi suggestioni!
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08-10-2015
è molto interessante, grazie!
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07-23-2015
wow meravigliosa
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