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Audio tour Alla scoperta di Misilmeri e delle sue storie diffuse

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  1. Sommario Auditour
  2. Sommario Auditour

    Benvenuti! Siamo lieti di accompagnarvi con il nostro tour alla scoperta di Misilmeri viaggiando nel tempo e nello spazio: dal Pleistocene all’Età contemporanea, dal sito di Pizzo Cannita al Castello dell’Emiro, dal centro storico di Misilmeri al Casale di Risalaimi, in compagnia di personaggi nobili e uomini illustri che hanno lasciato un’impronta indelebile anche nel panorama europeo: da Francesco Cupani a Cosmo e Filippo Guastella, da Rocco Chinnici a Giusto Sucato. Conosceremo Misilmeri attraverso testimonianze culturali oggi custodite nei più importanti musei di Palermo. Rivivremo fatti e luoghi di un passato glorioso: scopriremo ad esempio quali erano le meraviglie dell’Orto botanico e la storia che corre sui binari con la stazione di Misilmeri.

    Misilmeri è una cittadina che dista circa 12 km dal capoluogo siciliano. L’origine del nome è araba e deriva dall’espressione Manzil al-amīr, cioè il “Casale dell’ammiraglio” o “dell’Emiro”.  Il suo fiorente territorio, abitato fin dai tempi più antichi, è stato poi conteso tra arabi e normanni ed è stato gestito da signori feudali e da ordini religiosi attratti dal suo paesaggio, dall’aria salubre, dalla ricca vegetazione, dall’acqua pura della sorgente della Montagna Grande, di Risalaimi e del fiume Eleuterio, che alimentavano diversi mulini.

    Lo stemma di Misilmeri, che rappresenta una torre coronata e un colombo viaggiatore che la sorvola, ricorda la vittoria dei normanni guidati dal conte Ruggero d’Altavilla sugli arabi, che due secoli prima avevano conquistato la Sicilia, al termine della battaglia combattuta nel 1068 nella bassa valle fluviale dell’Eleuterio. La notizia della vittoria fu portata a Palermo proprio dai piccioni viaggiatori allevati nel Castello dell’Emiro.

    Ma il ricordo della dominazione araba risuona anche nel nome Gyebel Ros, cioè “Sommità”, che ci riporta alla vicina località di Gibilrossa, in quello di Rãs-al-ayn, cioè Risalaimi, che si trova lungo la strada statale per Bolognetta e il qanat arabo in contrada “Giudice”.


    Scheda realizzata dagli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “C. Guastella” di Misilmeri. Esperto interno del progetto Pon: “Cittadini digitali, cittadini consapevoli - Smart-info - 30h” Prof.ssa Miriam Cerami, docente di Arte (data inizio 19 marzo 2021 – data fine 7 maggio 2021). Tutor: Prof.re Antonino Treppiedi (docente di musica) La voce narrante è di Nicosia Federico

  3. 1 Pizzo Cannita
  4. 2 Montagnola Villa
  5. 3 Casamatta - fortificazione militare difensiva di Portella di Mare
  6. 4 Piazza Rocco Chinnici
  7. 5 Ex stazione ferroviaria di Misilmeri
  8. 6 Casa Cupani
  9. 7 Il collegio di Maria
  10. 8 Il Castello di Misilmeri
  11. 9 Gibilrossa
  12. 10 Chiesa Madre
  13. 11 La Fontana Grande e il lavatoio pubblico
  14. 12 Casa Guastella e farmacia Landolina
  1. Sommario Auditour

    Benvenuti! Siamo lieti di accompagnarvi con il nostro tour alla scoperta di Misilmeri viaggiando nel tempo e nello spazio: dal Pleistocene all’Età contemporanea, dal sito di Pizzo Cannita al Castello dell’Emiro, dal centro storico di Misilmeri al Casale di Risalaimi, in compagnia di personaggi nobili e uomini illustri che hanno lasciato un’impronta indelebile anche nel panorama europeo: da Francesco Cupani a Cosmo e Filippo Guastella, da Rocco Chinnici a Giusto Sucato. Conosceremo Misilmeri attraverso testimonianze culturali oggi custodite nei più importanti musei di Palermo. Rivivremo fatti e luoghi di un passato glorioso: scopriremo ad esempio quali erano le meraviglie dell’Orto botanico e la storia che corre sui binari con la stazione di Misilmeri.

    Misilmeri è una cittadina che dista circa 12 km dal capoluogo siciliano. L’origine del nome è araba e deriva dall’espressione Manzil al-amīr, cioè il “Casale dell’ammiraglio” o “dell’Emiro”.  Il suo fiorente territorio, abitato fin dai tempi più antichi, è stato poi conteso tra arabi e normanni ed è stato gestito da signori feudali e da ordini religiosi attratti dal suo paesaggio, dall’aria salubre, dalla ricca vegetazione, dall’acqua pura della sorgente della Montagna Grande, di Risalaimi e del fiume Eleuterio, che alimentavano diversi mulini.

    Lo stemma di Misilmeri, che rappresenta una torre coronata e un colombo viaggiatore che la sorvola, ricorda la vittoria dei normanni guidati dal conte Ruggero d’Altavilla sugli arabi, che due secoli prima avevano conquistato la Sicilia, al termine della battaglia combattuta nel 1068 nella bassa valle fluviale dell’Eleuterio. La notizia della vittoria fu portata a Palermo proprio dai piccioni viaggiatori allevati nel Castello dell’Emiro.

    Ma il ricordo della dominazione araba risuona anche nel nome Gyebel Ros, cioè “Sommità”, che ci riporta alla vicina località di Gibilrossa, in quello di Rãs-al-ayn, cioè Risalaimi, che si trova lungo la strada statale per Bolognetta e il qanat arabo in contrada “Giudice”.


    Scheda realizzata dagli alunni della Scuola Secondaria di primo grado “C. Guastella” di Misilmeri. Esperto interno del progetto Pon: “Cittadini digitali, cittadini consapevoli - Smart-info - 30h” Prof.ssa Miriam Cerami, docente di Arte (data inizio 19 marzo 2021 – data fine 7 maggio 2021). Tutor: Prof.re Antonino Treppiedi (docente di musica) La voce narrante è di Nicosia Federico

Recensioni

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  • Rosalba Brigantino

    5 out of 5 rating 06-16-2021

    Complimenti ai ragazzi che hanno realizzato questo tour

  • Elisa Bonacini

    5 out of 5 rating 06-03-2021

    Bravissimi tutti i piccoli storytellers!

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