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Tour audio Sant' Alessio Siculo

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    Sant’Alessio Siculo è il paese del “Capo Argenteo”, dal particolare aspetto cromatico che assume il mare sotto la roccaforte del Capo. Situato a 10 chilometri da Taormina, si affaccia sul mar Jonio poco più a sud dello Stretto di Messina, dove la leggenda ci racconta di Ulisse tra Scilla e Cariddi e la storia ci narra di navi romane che, attraversato lo Stretto, proprio a largo di questo promontorio, fecero naufragio. Ma narra anche, come avremo modo di farvi notare, di re e pirati, di monaci e soldati, di atleti e personaggi, le cui gesta sono in qualche modo tatuate in questo luogo. Ci parla soprattutto di umili pescatori, di lavoratori umili, laboriosi e sognatori, che a cavallo del 1900 iniziarono a popolare questo borgo, allora frazione della sovrastante Forza d’Agrò, trasformandolo in un paese autonomo, nell’anima, nella sua urbanistica e, dal 1948, anche nella configurazione giuridica.

    Oggi conta  1500 abitanti circa , sparsi in 6,17 Kilometri quadrati. La sua vocazione ormai è quella turistica, con strutture per tutte le esigenze e con la capacità di essere un paese a misura di visitatore, col sua mare, la sua cultura, l’enogastronomia, e soprattutto le particolarità che vi racconteremo in questo percorso e che lo rendono assolutamente unico ed originale.

    Anche il suo nome trasuda di storia, cultura e originalità. Secondo Carmelo Duro, il greco Arghennon Akron divenne, coi romani, Promontorium, e con gli arabi Ad Dargah (scala). Di certo c’è che nel XII secolo la località viene definita in documenti ufficiali “Scala Santi Alexi”.

    Come si giunse a “Sant’ Alessio” è questione ancora poco chiara.  Secondo alcuni studiosi ciò avvenne in omaggio all’imperatore bizantino Alessio I Comneno che si sarebbe soffermato presso il castello, accolto con entusiasmo dalla popolazione felice di avere un imperatore cristiano.  Carmelo Duro riporta anche una leggenda secondo cui negli anni precedenti al 1000, temendo la fine del mondo, le popolazioni iniziarono a dedicare i loro villaggi ai Santi ritenuti più miracolosi ed evidentemente individuarono in “Alessio” il giusto Santo a cui votarsi.

    Dopo l’unità d’Italia Sant’Alessio fu definito “Etneo”, per distinguerlo da altri omonimi italiani, ma con l’erezione a comune, nel 1948, assunse definitivamente la denominazione di “Sant'Alessio Siculo”.

  3. 1 Il Quartiere S. Margherita
  4. 2 Le Fornaci ed i Fondaci
  5. 3 L' Arghennon Akron ed il Castello
  6. 4 L'Antico Lavatoio
  7. 5 Due Relitti di Navi Romane Sommerse
  8. 6 Il Quartiere di Mezzo e la Casa delle Decime
  9. 7 Chiesa della Madonna delle Grazie
  10. 8 La Chiesa Madre
  11. 9 Villa Genovesi
  12. 10 La Chiesa della Madonna del Carmelo: una chiesa dentro una chiesa
  13. 11 Chiesa di S. Nicola
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    Sant’Alessio Siculo è il paese del “Capo Argenteo”, dal particolare aspetto cromatico che assume il mare sotto la roccaforte del Capo. Situato a 10 chilometri da Taormina, si affaccia sul mar Jonio poco più a sud dello Stretto di Messina, dove la leggenda ci racconta di Ulisse tra Scilla e Cariddi e la storia ci narra di navi romane che, attraversato lo Stretto, proprio a largo di questo promontorio, fecero naufragio. Ma narra anche, come avremo modo di farvi notare, di re e pirati, di monaci e soldati, di atleti e personaggi, le cui gesta sono in qualche modo tatuate in questo luogo. Ci parla soprattutto di umili pescatori, di lavoratori umili, laboriosi e sognatori, che a cavallo del 1900 iniziarono a popolare questo borgo, allora frazione della sovrastante Forza d’Agrò, trasformandolo in un paese autonomo, nell’anima, nella sua urbanistica e, dal 1948, anche nella configurazione giuridica.

    Oggi conta  1500 abitanti circa , sparsi in 6,17 Kilometri quadrati. La sua vocazione ormai è quella turistica, con strutture per tutte le esigenze e con la capacità di essere un paese a misura di visitatore, col sua mare, la sua cultura, l’enogastronomia, e soprattutto le particolarità che vi racconteremo in questo percorso e che lo rendono assolutamente unico ed originale.

    Anche il suo nome trasuda di storia, cultura e originalità. Secondo Carmelo Duro, il greco Arghennon Akron divenne, coi romani, Promontorium, e con gli arabi Ad Dargah (scala). Di certo c’è che nel XII secolo la località viene definita in documenti ufficiali “Scala Santi Alexi”.

    Come si giunse a “Sant’ Alessio” è questione ancora poco chiara.  Secondo alcuni studiosi ciò avvenne in omaggio all’imperatore bizantino Alessio I Comneno che si sarebbe soffermato presso il castello, accolto con entusiasmo dalla popolazione felice di avere un imperatore cristiano.  Carmelo Duro riporta anche una leggenda secondo cui negli anni precedenti al 1000, temendo la fine del mondo, le popolazioni iniziarono a dedicare i loro villaggi ai Santi ritenuti più miracolosi ed evidentemente individuarono in “Alessio” il giusto Santo a cui votarsi.

    Dopo l’unità d’Italia Sant’Alessio fu definito “Etneo”, per distinguerlo da altri omonimi italiani, ma con l’erezione a comune, nel 1948, assunse definitivamente la denominazione di “Sant'Alessio Siculo”.

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  • 4 out of 5 rating 01-23-2024

    Informative. Good reading for all residents and tourist

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