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Audiotour C'era una volta Roselle
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Update Required To play the media you will need to either update your browser to a recent version or update your Flash plugin.C’era una volta, non lontano dalla pianura dove oggi si trova Grosseto, una catena di colline coperte di boschi e solcate da fiumi cristallini; le pendici di queste alture erano bagnate da un esteso specchio d’acqua lagunare comunicante con il mare, il Prile.
I cacciatori preistorici furono i primi frequentatori di queste colline: vivevano di caccia e pesca e di raccolta di bacche e abitavano le cavità naturali di cui il luogo era ricco. La presenza dell’uomo preistorico nella zona è testimoniata dal ritrovamento di strumenti in pietra, osso e legno, usati per cacciare e lavorare i resti degli animali.
Col passare del tempo le colline cominciarono ad essere abitate stabilmente e sorsero piccoli villaggi di capanne, finché nel VII secolo a.C., ormai in piena epoca etrusca, su una di queste alture nacque Roselle, un vero e proprio centro urbano (con case in pietra e mattoni crudi) che dopo un centinaio d’anni si dotò di imponenti mura difensive che racchiudevano entrambe le colline su cui si estendeva l’abitato.
Nel periodo etrusco la città conobbe ricchezza e prosperità grazie allo sfruttamento delle risorse agricole e minerarie e grazie agli scambi commerciali terrestri e marittimi con altre genti italiche e con popolazioni che giungevano da terre più distanti, quali la Sardegna, la Grecia, l’Asia Minore e le coste dell’Africa settentrionale. Approdi portuali controllati da Roselle erano sicuramente presenti sul lago Prile e sul fiume Ombrone, frequentata via fluviale per i traffici provenienti dall’Etruria interna.
Nel IV secolo a.C. i Romani costruirono la via Aurelia e cominciarono ad intensificare la loro presenza in questa zona; se inizialmente i rapporti con i Rosellani furono pacifici, col passare degli anni Romani ed Etruschi entrarono in conflitto fino ad arrivare a veri e propri scontri bellici che portarono alla conquista di Roselle da parte di Roma nel 294 a.C.
Dapprima messa a ferro e fuoco dai Romani, nei successivi anni la città etrusca conobbe una ripresa edilizia ed economica finché agli inizi del I secolo a.C., in seguito al coinvolgimento nelle guerre sociali, Roselle ottenne la cittadinanza romana. Qualche anno dopo, le guerre sillane portarono a Roselle nuovi incendi e distruzioni ma a partire dalla fine del I secolo a.C. la città conobbe finalmente un rinnovato e duraturo periodo di pace e prosperità con momenti di intensa attività edilizia e architettonica, soprattutto in epoca giulio-claudia e adrianea.
Vitalità e splendore si attenuano nel IV secolo d.C., ormai in epoca cristiana. Nel VI secolo sui resti delle terme adrianee, ormai in disuso, fu edificata una chiesa e Roselle divenne sede vescovile.
Alla metà del VI secolo i Longobardi scesero nella penisola italica e agli inizi del VII secolo occuparono anche il piccolo centro di Roselle.
L’VIII secolo vede l’arrivo dei Franchi, che favorirono l’espansione della potente famiglia degli Aldobrandeschi in tutta la Maremma, Roselle compresa. La data che segna definitivamente la fine di Roselle è il 1138, anno in cui la sede vescovile passò a Grosseto.
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza Archeologia della Toscana
Testi e schizzi con ipotesi ricostruttive di Fiora Giovino
Ricostruzione in 3D della basilica di Benedetta Cappellini
Foto delle mura, della Basilica dei Bassi, della statua del loricato, dell’anfiteatro e delle terme adrianee a cura di Paolo Nannini
Supervisione Gabriella Poggesi
Si ringrazia tutto il personale dell’Area archeologica di Roselle
Gestione della produzione e dei contenuti PRISMA Associazione Culturale
Voce: Antonella Marzucchi - Studio Pippolaticomusic di Luca Bechelli - 1 Le necropoli
- 2 Le terme di Betizio Perpetuo Arzygio
- 3 La strada lastricata
- 4 Le terme adrianee e la chiesa paleocristiana
- 5 Botteghe di età romana
- 6 Edifici etruschi nella zona del foro
- 7 Area del Foro
- 8 La Domus dei Mosaici
- 9 La cisterna di età romana sulla collina meridionale
- 10 Quartiere etrusco sulla collina meridionale
- 11 L'anfiteatro e la casa ellenistica
- 12 La casa dell'impluvium
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I cacciatori preistorici furono i primi frequentatori di queste colline: vivevano di caccia e pesca e di raccolta di bacche e abitavano le cavità naturali di cui il luogo era ricco. La presenza dell’uomo preistorico nella zona è testimoniata dal ritrovamento di strumenti in pietra, osso e legno, usati per cacciare e lavorare i resti degli animali.
Col passare del tempo le colline cominciarono ad essere abitate stabilmente e sorsero piccoli villaggi di capanne, finché nel VII secolo a.C., ormai in piena epoca etrusca, su una di queste alture nacque Roselle, un vero e proprio centro urbano (con case in pietra e mattoni crudi) che dopo un centinaio d’anni si dotò di imponenti mura difensive che racchiudevano entrambe le colline su cui si estendeva l’abitato.
Nel periodo etrusco la città conobbe ricchezza e prosperità grazie allo sfruttamento delle risorse agricole e minerarie e grazie agli scambi commerciali terrestri e marittimi con altre genti italiche e con popolazioni che giungevano da terre più distanti, quali la Sardegna, la Grecia, l’Asia Minore e le coste dell’Africa settentrionale. Approdi portuali controllati da Roselle erano sicuramente presenti sul lago Prile e sul fiume Ombrone, frequentata via fluviale per i traffici provenienti dall’Etruria interna.
Nel IV secolo a.C. i Romani costruirono la via Aurelia e cominciarono ad intensificare la loro presenza in questa zona; se inizialmente i rapporti con i Rosellani furono pacifici, col passare degli anni Romani ed Etruschi entrarono in conflitto fino ad arrivare a veri e propri scontri bellici che portarono alla conquista di Roselle da parte di Roma nel 294 a.C.
Dapprima messa a ferro e fuoco dai Romani, nei successivi anni la città etrusca conobbe una ripresa edilizia ed economica finché agli inizi del I secolo a.C., in seguito al coinvolgimento nelle guerre sociali, Roselle ottenne la cittadinanza romana. Qualche anno dopo, le guerre sillane portarono a Roselle nuovi incendi e distruzioni ma a partire dalla fine del I secolo a.C. la città conobbe finalmente un rinnovato e duraturo periodo di pace e prosperità con momenti di intensa attività edilizia e architettonica, soprattutto in epoca giulio-claudia e adrianea.
Vitalità e splendore si attenuano nel IV secolo d.C., ormai in epoca cristiana. Nel VI secolo sui resti delle terme adrianee, ormai in disuso, fu edificata una chiesa e Roselle divenne sede vescovile.
Alla metà del VI secolo i Longobardi scesero nella penisola italica e agli inizi del VII secolo occuparono anche il piccolo centro di Roselle.
L’VIII secolo vede l’arrivo dei Franchi, che favorirono l’espansione della potente famiglia degli Aldobrandeschi in tutta la Maremma, Roselle compresa. La data che segna definitivamente la fine di Roselle è il 1138, anno in cui la sede vescovile passò a Grosseto.
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Soprintendenza Archeologia della Toscana
Testi e schizzi con ipotesi ricostruttive di Fiora Giovino
Ricostruzione in 3D della basilica di Benedetta Cappellini
Foto delle mura, della Basilica dei Bassi, della statua del loricato, dell’anfiteatro e delle terme adrianee a cura di Paolo Nannini
Supervisione Gabriella Poggesi
Si ringrazia tutto il personale dell’Area archeologica di Roselle
Gestione della produzione e dei contenuti PRISMA Associazione Culturale
Voce: Antonella Marzucchi - Studio Pippolaticomusic di Luca Bechelli
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10-15-2021
bisogna creare un percorso obbligatorio altrimenti si rischia di non vedere tutto il patrimonio esistente
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