Museum Una Capitale e il suo Architetto
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Gli eventi politici che portarono al trasferimento della capitale del Regno da Torino a Firenze costituiscono la parte iniziale del percorso dove, vicino alle carte storiche sono esposte rappresentazioni della città prima del 1864, che offrono un’immagine di quella Firenze “murata” che era arrivata quasi intatta dal Medioevo.
L’esposizione prosegue raccontando del trasferimento della Corte sabauda attraverso i progetti relativi alla sistemazione degli spazi, abiti d’epoca, e oggetti prodotti dall’Opificio delle Pietre Dure.
Il trasferimento vero e proprio della Capitale, viene illustrato nella sezione successiva dove si spiega in che modo le istituzioni centrali del Regno, il Parlamento, i Ministeri, gli Uffici centrali, occuparono il centro storico della città e i suoi antichi palazzi, apportando agli edifici modifiche talvolta effimere, talvolta purtroppo definitive. Al problema della grande quantità di nuovi abitanti, dall’alta burocrazia dello Stato allo stuolo degli impiegati e operai, che giunsero in pochissimo tempo ad incrementare in modo considerevole la popolazione fiorentina, risolta costruendo i nuovi quartieri è dedicata un segmento della mostra.
Fotografie dei Fratelli Alinari testimoniano la Firenze trasformata dopo l’arrivo della Capitale e una parte significativa della mostra è dedicata alla figura e all’attività di Giuseppe Poggi, attraverso le sue realizzazioni architettoniche e urbanistiche, che hanno contribuito a cambiare il volto di Firenze.
Alcuni aspetti afferenti alla rivoluzione urbanistica, oggi ancora straordinariamente di attualità, sono trattati in maniera più approfondita nelle ultime sale della mostra.
Tra queste viene posta particolare attenzione sull’uso del verde pubblico e allo studio attento e approfondito sulla regimazione dei corsi d’acqua nel territorio fiorentino.
L’attenzione per una maggiore salubrità dell’ambiente si espresse nella progettazione di grandiosi bagni pubblici e nella realizzazione dell’Emissario, canale sotterraneo che attraverso il centro convogliava, e convoglia tuttora, le acque e le fogne a valle della città, visitabile virtualmente nella mostra grazie ad un filmato.
La visita si chiude con una panoramica sulle linee e le stazioni dei treni del territorio fiorentino: il problema dell’impianto e delle trasformazioni dei tracciati ferroviari fu affrontato dal Poggi a più riprese, nell’ambito della realizzazione dei piani regolatori della città; l’elemento che ne stava alla base era l’idea, visionaria per l’epoca, di una grande stazione di transito, che doveva anche visivamente rappresentare il collegamento fra il Nord e il Sud del Paese.
Föremål
Utställningar med ljud
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Carlo Brazzini, Veduta di Firenze dal Monte alle Croci, metà sec. XIX
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Le XII porte di Firenze, 1820 circa, Porta Lucchese detta Porta al Prato
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Convenzione tra l’Italia e la Francia relativa allo sgombero delle truppe francesi dallo Stato pontificio, Parigi, 15 settembre 1864.
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Lettera di Giuseppe Mazzini a Giuseppe Dolfi, Londra, 24 settembre 1864
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Serie di sei dipinti raffiguranti vedute degli appartamenti reali (Sala del Trono),
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Regie scuderie alla Pace
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Veste femminile da giardino
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Opificio delle Pietre dure, su modello di Niccolò Betti (1806-1882), Piano di tavola con emblemi musicali e fiori, 1868
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Paolo Ricci (Fiesole 1835-1892), Dante ambasciatore presso Bonifacio VIII, 1877.
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L’Aula del Senato del Regno
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Giuseppe Bianchi, il ribelle
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Fabio Borbottoni, Veduta del teatro Umberto e del viale Principe Eugenio presso via Colletta, 1880
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Giorgio Sommer, Porta S. Gallo (Firenze), 1865
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Strumenti tecnici da disegno e oggetti di ricordo personale di Giuseppe Poggi
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Antonio Ciseri (1821-1891), Ritratto di Giuseppe Poggi, 1889
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GIUSEPPE POGGI, Rilievi della chiesa di San Salvatore al Monte.
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GIUSEPPE POGGI, Facciata per piazza di Porta alla Croce
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GIUSEPPE POGGI, Progetto di massima per l’ingrandimento della città di Firenze presentato al comune nell’anno 1865
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Piano Poggi, Piazza Cavour, 1865
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“Stato di avanzamento della demolizione delle mura della città in prossimità della Porta San Gallo e della demolizione del bastione presso detta Porta ed ove esistevano le Diacciaie. Si conserva”, 1865-1870
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G. POGGI, Pianta Geometrica e Catastale del Viale dei Colli
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Viali circondari: Piazza della Libertà, Veduta dall’alto della nuova piazza e ingesso al Parterre
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LORENZO GELATI, Veduta di Firenze dal ponte San Niccolò
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Emissario: circa 60 tavole redatte da Poggiolini
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I Pratoni della Zecca, da Piazza Beccaria all’Arno, con la grande piscina e il porto dei renaioli. Pianta indicativa
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Mappa topografica delle Strade Ferrate presso la stazione centrale di Firenze
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Tavolo telegrafo con apparato ricevente e trasmittente, completo di lume a petrolio con cappello e boccetta inchiostro oleoso per stampa, 1860-1904
Recensioner
2 recensioner
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07-06-2018
no audio
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12-28-2015
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