Parco Museo Jalari

35 ettari ,42 botteghe artigiane, più di 2000 sculture e 15.000 reperti e viali che permettono di riscoprire il piacere di sentirsi uomini
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“Jalari” deriva dal  nome arabo della contrada in cui si sviluppa e significa “pietra luccicante”, la stessa pietra che è stata utilizzata per la sua realizzazione.

A differenza dei musei tradizionali a “Jalari” i 15.000 (quindicimila) reperti collocati nelle 42 botteghe artigiane, non hanno subito la decontestualizzazione che è propria della generalità delle raccolte, allo scopo di ricreare fedelmente l’atmosfera e la vita di un tempo. 

Lungo i viali le centinaia di sculture e le fontane in pietra, scolpite dal Prof. Mariano Pietrini, accompagnano i visitatori attraverso un percorso che li porta alla riscoperta della propria identità, dalla “Confusione” (nome dato al primo viale) fino ai “Sogni” (nome del viale che conclude il percorso), passando, attraverso gli altri viali, tra i diversi stadi della mente umana: la “Riflessione”, la “Riscoperta dei Valori”, il “Dolore”, l'”Amore”, la “Creatività”……
Il Parco Museo “Jalari” oggi non può essere considerato solo un luogo geografico o una struttura fisica, ma deve essere considerato in primo luogo una filosofia di vita.
Solo in questa ottica ogni visitatore, anche il più distratto, sarà in grado di cogliere la molteplicità e la profondità dei messaggi che gli giungono dalla permanenza tra i suoi viali.

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