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Audiotour L'Appia dei Due Mari

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  1. Audio-Tour Zusammenfassung
  2. Audio-Tour Zusammenfassung

    Il tuo viaggio lungo l' Appia dei due Mari ti porterà ad affrontare la scoperta di città uniche nel suo genere, caratterizzate da una lunga continuità di vita che va dalla preistoria ad oggi, ove cibo, paesaggio, archeologia e devozione ti prenderanno per mano per lasciarti il ​​dono del ricordo di un viaggio di terra, ma tra due mari.La via Appia era la strada romana che collegava Roma a Brundisium (Brindisi), porto tra i più importanti dell'Italia antica, da cui avevano origine le rotte commerciali per la Grecia e l'Oriente. Considerata dai Romani la regina viarum (regina delle strade), è universalmente ritenuta, in considerazione dell'epoca in cui fu realizzata, una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico per l'enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana. Snodo nevralgico fu anche la Via Sallentina, ossia l’itinerario più lungo che attraversava il Salento. Si trattava di una strada che da Taranto giungeva ad Otranto. Questa via costituiva il naturale prolungamento della via Appia.La sua principale funzione fu di collegamento tra il porto di Leuca e la via Appia. La Tabula Peutingeriana, pergamena usata per la copertina, è il più significativo fra gli itinerari conservatisi, è da riferire alla metà del IV secolo d.C. Si tratta di un rotolo di pergamena sul quale è rappresentato l’Ecumene (il mondo antico così com’era conosciuto all’epoca della sua redazione), con l’indicazione dettagliata di tutte le strade, stazioni intermedie, toponimi e distanze misurate in miglia.

    Questo progetto è stato realizzato nell'ambito del workshop "La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità", coordinato da Elisa Bonacini e dalla responsabile del progetto Pasqua Maddaluno.

    Testi e voci narranti sono dei partecipanti al workshop: Giulia Emilj Grazia Cucchiarale, Mary D'Errico, Vincenzo Ludovico, Dante Sacco, Pierluigi Chindemi, Sefora Cucci, Erminia Parlati, Cristiano Legittimo e Saverio Schirinzi.

  3. 1 Gravina di Ginosa
  4. 2 Museo MarTa
  5. 3 Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie
  6. 4 Museo Archeologico di Oria e dei Messapi
  7. 5 Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria
  8. 6 Santuario di San Pietro in Bevagna
  9. 7 Polo Museale - Ex convento dei Domenicani
  10. 8 Museo Archeologico "F.Ribezzo"
  11. 9 Città di Valesio
  12. 10 Museo del territorio Ugo Granafei
  13. 11 Parco archeologico di Muro Tenente
  14. 12 Santuario della Madonna di Cotrino
  1. Audio-Tour Zusammenfassung

    Il tuo viaggio lungo l' Appia dei due Mari ti porterà ad affrontare la scoperta di città uniche nel suo genere, caratterizzate da una lunga continuità di vita che va dalla preistoria ad oggi, ove cibo, paesaggio, archeologia e devozione ti prenderanno per mano per lasciarti il ​​dono del ricordo di un viaggio di terra, ma tra due mari.La via Appia era la strada romana che collegava Roma a Brundisium (Brindisi), porto tra i più importanti dell'Italia antica, da cui avevano origine le rotte commerciali per la Grecia e l'Oriente. Considerata dai Romani la regina viarum (regina delle strade), è universalmente ritenuta, in considerazione dell'epoca in cui fu realizzata, una delle più grandi opere di ingegneria civile del mondo antico per l'enorme impatto economico, militare e culturale che essa ha avuto sulla società romana. Snodo nevralgico fu anche la Via Sallentina, ossia l’itinerario più lungo che attraversava il Salento. Si trattava di una strada che da Taranto giungeva ad Otranto. Questa via costituiva il naturale prolungamento della via Appia.La sua principale funzione fu di collegamento tra il porto di Leuca e la via Appia. La Tabula Peutingeriana, pergamena usata per la copertina, è il più significativo fra gli itinerari conservatisi, è da riferire alla metà del IV secolo d.C. Si tratta di un rotolo di pergamena sul quale è rappresentato l’Ecumene (il mondo antico così com’era conosciuto all’epoca della sua redazione), con l’indicazione dettagliata di tutte le strade, stazioni intermedie, toponimi e distanze misurate in miglia.

    Questo progetto è stato realizzato nell'ambito del workshop "La sfida del digitale per i musei: storytelling, pubblici e accessibilità", coordinato da Elisa Bonacini e dalla responsabile del progetto Pasqua Maddaluno.

    Testi e voci narranti sono dei partecipanti al workshop: Giulia Emilj Grazia Cucchiarale, Mary D'Errico, Vincenzo Ludovico, Dante Sacco, Pierluigi Chindemi, Sefora Cucci, Erminia Parlati, Cristiano Legittimo e Saverio Schirinzi.

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