Audiotur Sala XV
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Le vetrine in questa sala espongono ceramiche di produzione greca e italica inquadrabili tra il nono e il terzo secolo a.C.: un ossuario protovillanoviano e buccheri dall’Etruria, vasi a figure rosse e a vernice nera prodotti in Attica e nelle colonie greche d’Italia Meridionale, nonché ceramiche degli antichi veneti. Si tratta di contenitori per le ceneri dei defunti e, in gran parte, di unguentari e di vasellame da mensa per bere e consumare i cibi: i materiali provengono da tombe nelle quali erano deposti come corredo funebre.
Nella sala troverai, inoltre, alcune interessanti testimonianze degli usi funerari del mondo romano: cippi e altari legati al rito dell'incinerazione e iscrizioni latine.
Da segnalare è la cosiddetta Stele del Censimento, ovvero l’iscrizione funeraria per Quintus Aemilius Secundus, databile all’inizio del primo secolo d.C., posta a sinistra della porta di comunicazione con il corridoio XIV. Nel testo viene nominato il governatore della Siria Sulpicius Quirinius, ricordato nel Vangelo di San Luca come responsabile del censimento durante il quale nacque Gesù Cristo. Il frammento esposto fu rinvenuto nel 1880 in seguito alla demolizione di una casa alla Giudecca.
Photo credits: Joan Porcel
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