Piero di Cosimo, San Girolamo penitente
1495-98 ca., olio su tavola, diam. cm 74, inv. 31
Al momento dell’acquisto da parte di Horne, l’opera mostrava una ridipintura settecentesca di mediocre qualità raffigurante l’episodio della Visitazione. Lo studioso inglese, notando il supporto antico e la tipologia della cornice, ipotizzò che la tavola nascondesse una pittura più antica. Il restauro, eseguito nel 1907, rivelò questa preziosa composizione tardo-quattrocentesca, raffigurante San Girolamo penitente, che Horne attribuì correttamente al pittore fiorentino Piero di Cosimo.
Il Santo è raffigurato in ginocchio, appoggiato ad una roccia, con lo sguardo rivolto al crocifisso in un atto di forte tensione spirituale. Dietro la figura, all’interno di una roccia antropomorfa, si riconoscono il giaciglio del Santo e il cappello cardinalizio. L’influsso dell’arte fiamminga sull’opera di Piero di Cosimo è visibile nell’attenzione ai dettagli e nel magnifico paesaggio marino con veliero, che si apre all’orizzonte. La tavola, testimonia, inoltre, il carattere innovatore dell’artista, che scelse di rappresentare la figura del Santo entro un tondo, formato generalmente destinato a composizioni con la Vergine o con l’Adorazione dei Magi.
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