Santuario di Giunone Sospita
L’area del Colle S. Lorenzo, dove in antico sorgeva il complesso sacrale di Giunone Sospita, venne interessata da interventi di scavo nel 1884 da parte di Lord Savile Lumley. Negli scavi di Savile, che durarono dal 1884 al 1892, tornarono immediatamente alla luce strutture in opera incerta databili al II sec. a.C. e della metà del I sec. a.C..
Nella zona a sud –ovest dell’impianto, e più precisamente tra il pilastro angolare e la struttura in opera quadrata vennero rinvenuti, sotto uno strato di crollo delle volte del portico, vari frammenti di parti di cavalieri, un torso di una statua di ninfa che usciva dall’acqua, e, a ridosso della struttura in opera quadrata, capitelli e rocchi di colonna. Sul finire degli scavi di Lord Savile si trovò, in un luogo imprecisato, visto che l’antiquario inglese non fornisce utili elementi topografici, la favissa votiva, dalla quale emersero le strutture templari di I fase , databili alla fine del VI sec. a.C., di cui le antefisse a testa femminile con nimbo traforato terminante a palmetta e di chiara matrice campana rappresentano il ritrovamento più significativo.
Ad intraprendere gli scavi sulla zona del tempio vero e proprio fu, nel Maggio del 1914, l’Ufficio Scavi della Provincia di Roma. Gli scavi, diretti dal Prof. Angelo Pasqui fecero emergere i muri perimetrali del tempio in opera quadrata con un muro di recinzione in opera reticolata parallelo ai lati nord ed est dello stesso, e un lastricato parte in basalto e parte in peperino immediatamente all’esterno dell’antico impianto religioso.
Dallo scavo del tempio e da piccoli sondaggi effettuati nel terreno sottostante, emersero soprattutto frammenti fittili di varie epoche appartenenti alla trabeazione esterna, antefisse, votivi vari, ma anche alcuni frammenti di una testa marmorea pertinente al gruppo di Licinio Murena.
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