
DOLOM.IT
Nato da un'idea dell'associazione ISOIPSE. Sinergie Strategie Territorio e della fucina creativa ADOMultimedia heritage, DOLOM.IT è un museo partecipativo virtuale dedicato al paesaggio dolomitico. Protagonisti sono i giovani, che diventano curatori museali e raccontano il proprio patrimonio attraverso strumenti e linguaggi digitali.
La Convenzione Europea del paesaggio (Firenze, 2000) pone tra i suoi principali obiettivi l’educazione quale strumento per imparare a riconoscere il valore del paesaggio, elemento identitario e rilevante per la qualità della vita delle persone. Inoltre gli istituti culturali e formativi oggi si confrontano con la sfida di mettere a frutto le tecnologie digitali per ampliare la conoscenza e i punti di accesso al nostro patrimonio culturale e naturale, coinvolgendo il pubblico nei processi di raccolta delle informazioni e rielaborazione creativa. Da questi presupposti nasce DOLOM.IT: il primo museo virtuale dedicato al paesaggio nella Provincia di Belluno, dal quale si sviluppano piattaforme, applicazioni mobili, cacce al tesoro, itinerari turistici interattivi e altri prodotti creati dai ragazzi in collaborazione con studenti, testimoni e istituzioni del territorio.
La prima edizione, svoltasi nell'a.s. 2015-16, ha visto la partecipazione di 200 studenti provenienti da nove istituti scolastici superiori di tutta la Provincia di Belluno, e nove istituzioni culturali che hanno reso disponibile il proprio patrimonio digitale.
La sezione #ACQUE, che ha ricevuto il sostegno di BIM Gestione Servizi Pubblici e BIM Belluno Infrastrutture, è la prima ad essere inaugurata e visibile dal maggio 2016 sul portale www.museodolom.it, realizzato grazie al software Movio del Ministero dei Beni Culturali. Nove sono i prodotti multimediali che raccontano il paesaggio attraverso l’acqua, e due le cacce al tesoro digitali che permettono una fruizione attiva dei contenuti realizzati dai ragazzi.
Fine del progetto è trasmettere ai ragazzi elementi del patrimonio culturale, storico e paesaggistico del territorio bellunese e permettere loro di rielaborarlo attraverso creazioni multimediali originali. Tre sono le particolarità di questo museo: prima di tutto è un museo-piattaforma, concepito per nascere dal basso, grazie alla partecipazione di studenti, esperti, testimoni e istituzioni culturali del territorio. In secondo luogo, è un museo virtuale, non solo perché offre una nuova porta di accesso al patrimonio culturale attraverso la rete, ma anche perché crea l’occasione di riunire elementi patrimoniali diffusi in una chiave di lettura omogenea. E infine è un museo del paesaggio così come è percepito dalle popolazioni, ovvero riunendo fattori naturali, antropici e la percezione individuale della loro combinazione secondo quanto espresso dalla Convenzione Europea del Paesaggio del 2000.