Ponte Degli Scalzi
Il "Ponte degli Scalzi" è il primo collegamento al centro della città che si incontra quando si arriva dalla stazione ferroviaria. Lo si può subito vedere alla sinistra uscendo dalla stazione stessa.
Questo ponte è, assieme a quelli di Rialto, il ponte dell'Accademia e il recente ponte della Costituzione, uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande.
È conosciuto anche come “Ponte della Ferrovia” per la vicinanza con la stazione di Venezia Santa Lucia.
Dei quattro ponti sul Canal Grande, quello degli Scalzi è tra i più moderni: fu realizzato da Alfred Neville nel 1858 per migliorare l'accesso alla stazione ferroviaria appena costruita.
In origine era in ghisa, la sua altezza limitata di quattro metri però impediva il passaggio delle imbarcazioni commerciali e l'estetica non si conciliava con l'architettura circostante. Per questi motivi non era particolarmente amato dai cittadini. Successivamente, il rapido deterioramento della ghisa, costrinse Venezia, con l'aiuto del governo italiano, a ricostruire l'intero ponte durante gli anni ’30. Fu così che venne ricostruito interamente in pietra d'Istria e più conforme all'architettura veneziana. Il nuovo ponte, che possiamo ammirare ancora oggi, fu inaugurato nel 1934.
La denominazione “Ponte degli Scalzi” è legata alla vicina Chiesa di Santa Maria di Nazareth, nota come “degli Scalzi” perché appartenuta all'ordine dei Carmelitani Scalzi.
Da questo ponte sono ben visibili la Chiesa di San Geremia e quella di Santa Maria di Nazareth, il Palazzo Flangini e Plazzo Calbo Grotta.
Di recente è diventato il "simbolo" dell'amore: molti i lucchetti che tentano di deturpare la bellissima costruzione.
Molti visitatori si fermano su questo ponte anche per ammirare quelle che vengono definite "il simbolo della città": le gondole.
Sono imbarcazioni tipiche della laguna di Venezia, le più adatte al trasporto di persone in una città dalle così tante peculiarità. L'origine della gondola è antica e risale a oltre mille anni fa con la sua forma a guscio di noce.
La gondola viene dipinta di colore nero, considerato il colore dell'eleganza dai veneziani. Alcuni sostengono che il colore nero della gondola fosse dovuto al lutto per la peste del 1630 che aveva decimato la popolazione. Ma il colore del lutto a Venezia, durante la Repubblica Serenissima, era in realtà il rosso.
Chi conduce la gondola è il Gondoliere che nei secoli passati veniva chiamato barcaiolo. Ogni famiglia nobile di Venezia ne aveva uno privato al suo servizio. Le particolari imbarcazioni sono lunghe circa undici metri e sono in grado di ospitare fino a sei persone.
Attualmente è usata soprattutto a scopi turistici, un giro in gondola, ora usato esclusivamente per il turismo, costa mediamente 70-80 euro per un giro di 40-50 minuti, ma anche usata per cerimonie come matrimoni e funerali, nonché come traghetto per trasportare le persone da una riva all'altra del Canal Grande.
La gondola da traghetto risulta più larga di quelle normali, viene vogata da due gondolieri e può trasportare fino a 14 persone.
Un altro uso della gondola è quello sportivo, in regate dedicate alle imbarcazioni della tradizione veneziana, come la celebre Regata Storica. In queste gare si usano anche gondole di formato ridotto a due rematori dette gondolini.
Photo Ponte degli Scalzi 20050525-030 by Ghouston is licensed under CC0 1.0
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