Il sospetto
Regia di Francesco Maselli, con Gianmaria Volonté, Annie Girardot, Renato Salvatori, Gabriele Lavia, Felice Andreasi, Italia, 1975, 111’
Un uomo arriva alla stazione di Torino Porta Nuova. Sceso dal suo treno, si fa strada tra i numerosi passeggeri che affollano i binari così da raggiungere i bagni pubblici dove si lava e cambia d’abito. Poi, uscito dall’ingresso principale della stazione, attraversa Corso Vittorio Emanuele II per recarsi a un incontro che non avverrà mai.
L’uomo è Emilio, dirigente del Partito Comunista Italiano. È accusato di aver tradito un compagno e deve incontrare quattro membri del Direttivo torinese. La città è un centro di fondamentale importanza per l’azione comunista, vista la presenza di molte fabbriche, su tutte la FIAT. Siamo durante il ventennio fascista (nel 1934, per l’esattezza) e, come molti altri attivisti politici, Emilio deciderà di fuggire a Parigi.
Tra le altre location torinesi scelte da Francesco Maselli (anche autore della sceneggiatura insieme a Franco Solinas), la Basilica di Superga: è davanti alla chiesa che si erge sulla più alta collina cittadina che avviene l’importante incontro tra Emilio e Libero.
Il protagonista del film Volontè conosceva bene Torino, essendovi cresciuto. Di recente, la città ha deciso di dedicare all’attore una piazza.
Scarica l'app gratuita izi.TRAVEL
Crea i tuoi audio tour!
L'uso del sistema e l'app di guida per dispositivi mobili sono gratuiti
