Giambattista Tiepolo
Madonna del Carmelo fra i santi Simone Stock, Teresa d’Avila, Alberto da Vercelli, il profeta Elia e le anime del Purgatorio
1745
Olio su Tela
Questa tela, opera giovanile di Giovan Battista Tiepolo, fu commissionata nel 1721 per la cappella in Sant'Apollinare a Venezia dai membri della Confraternita del Suffragio, visibili in processione sullo sfondo mentre, incappucciati, incedono verso la Madonna portando candele accese. La chiesa era officiata dai Carmelitani e questo spiega la scelta dei personaggi e delle immagini rappresentate.
Il dipinto ha una storia singolare: dopo la requisizione dal luogo d’origine in età napoleonica, fu tagliato in due parti e venduto. Fino a metà del Novecento la scena a sinistra con le anime del Purgatorio rimase divisa dal gruppo sacro sulla destra: solo allora, infatti, furono ricuciti insieme i due pezzi, che erano stati donati a Brera, separati, nel 1925.
La vicenda sottolinea un dato significativo: l'opera è composta da due parti che si contrappongono.
A destra Maria e Gesù, fulcri luminosi della composizione, sono accesi da colori brillanti e donano luce a chi li contempla da vicino.
La Madonna offre lo scapolare a san Simone Stock, nominato nel 1245 generale dell’Ordine Carmelitano, inginocchiato davanti a lei. Lo scapolare è una striscia di stoffa, pendente sul petto e sulla schiena, con un'apertura per la testa e il cappuccio, ed è proprio dell'abito di alcuni ordini religiosi. La consegna dello scapolare a san Simone, durante una leggendaria apparizione della Madonna, era stata accompagnata dalla promessa di salvezza per chi l'avesse indossato fino in punto di morte.
Partecipa alla scena Alberto da Vercelli, che per primo aveva fissato la Regola dell’Ordine. In ginocchio santa Teresa d'Avila, che per il trasporto si getta quasi a carponi sui gradini, dai quali s'innalzano, come al vertice di un triangolo, la Madonna e il Bambino. La santa compare a buon diritto in un dipinto che ospita le figure carmelitane più eminenti, poiché nel XVI secolo fu riformatrice dell'Ordine e fondatrice dei Carmelitani Scalzi. A destra, in secondo piano, il profeta Elia prega tra nuvole con cherubini. Non stupisce la sua presenza perché sul Monte Carmelo, in Terrasanta, alcuni suoi seguaci avevano dato inizio a comunità di eremiti considerate all'origine della spiritualità carmelitana.
Gesù tiene in mano un oggetto di devozione popolare: il piccolo scapolare, composto da due rettangolini di stoffa da indossare a contatto con la pelle. Gli scapolari dunque indicano un rapporto di vicinanza con la Madonna del Carmelo, alla quale si chiede protezione nei pericoli e difesa dalle sofferenze dell'Aldilà; nell’intercessione per le anime dei defunti era impegnata, in particolar modo, la committente Confraternita del Suffragio.
Nella parte sinistra del dipinto, in netto contrasto con la luminosa apparizione sulla destra, sono rappresentate con toni cupi le anime del Purgatorio, caratterizzate da un drammatico chiaroscuro. Un uomo, che vorrebbe lasciare la profondità nella quale è ancora affossata metà del suo corpo, si aggrappa all’angelo in volo. Un'incandescenza arrossa il fumo che sale dalla terra, di fianco al ragazzo con il volto verso di noi. Sembra uscire da una buca il giovane dalla schiena muscolosa che allunga le braccia, a mani giunte, verso i protagonisti della storia sacra. In secondo piano altre persone affogano nell'ombra.
La capacità di teatralizzare la scena, accentuata da voluti contrasti e dal dinamismo di numerose diagonali, fa di quest'opera un capolavoro di Tiepolo che, non ancora trentenne, si avvia a diventare uno dei più geniali protagonisti della pittura europea del Settecento.
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