basilica di S. Paterniano
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La chiesa dedicata a S. Paterniano, patrono della città, è di stile tardorinascimentale; il suo esterno non venne mai ultimato con il rivestimento in pietra e ad ornamento della facciata fu eseguito solo il portale di derivazione michelangiolesca del veneziano Jacopo Bambagiani (1573). Il Monastero è passato nel XX secolo ai padri Capuccini. All'interno si trovano dipinti di Alessandro Tiarini, Giambattista Ragazzini, Claudio Ridolfi, un'opera attribuita al Cavalier d'Arpino e un Crocifisso ligneo del napoletano Giacomo Colombo. Nella cappella di San Paterniano il ciclo di dipinti realizzati da Carlo Bononi e Sebastiano Ceccarini racconta la vita del Santo, mentre l'affesco della cupoletta più interna è opera di Antonio Viviani detto il Sordo. Il chiostro della Chiesa di S. Paterniano risulta già costruito nel 1528. Addossato al lato sinistro della chiesa, è caratterizzato da un porticato formato da ventiquattro colonne corinzie. Furono eseguite dal milanese Giovanni Bosso insieme alle cornici delle finestre e dei portali. Al centro, il puteale della cisterna è del veneziano Jacopo Bambagiani (1577), scalpellino che sul finire del XVI secolo eseguì anche i lavori di ultimazione del campanile.
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