Audio tourVenezia nascosta: esplora Altino e la sua tradizione nautica
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- Sommario Auditour
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Sommario Auditour
Questo itinerario vi porterà alla scoperta delle aree limitrofe alla Laguna Nord di Venezia, comprese tra i fiumi Sile e Zero. Qui, proprio dove un tempo sorse in epoca romana la ricca e fiorente città di Altinum, alla confluenza tra le copiose e buone acque dei fiumi di risorgiva e quelle salmastre che consentivano una navigazione di più ampio raggio, dominano orizzonti piatti e luminosi. Orizzonti ancor oggi interrotti dagli argini sinuosi dei corsi d’acqua, da quelli rettilinei dei canali di bonifica e dai profili di isolate case sparse o piccoli paesi.
Grazie alla portata costante delle sue acque, il fiume Sile ha rappresentato per secoli la via di comunicazione privilegiata per trasportare i prodotti agricoli della fertile Marca trevigiana fino a Venezia, grazie a grandi e robuste imbarcazioni in legno, i burci. Menzionati già da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, i burci (italiano burchi) sono il simbolo della tradizione della navigazione fluviale interna. A testimoniare questo fiorente traffico, ormai scomparso, restano ancora a testimonianza diversi manufatti idraulici, tra cui spiccano le conche di navigazione di Portegrandi e Trepalade.
Per la navigazione nei piccoli corsi d’acqua naturali e artificiali e nei bassi fondali della laguna, la popolazione utilizzava invece una caratteristica e versatile imbarcazione a fondo piatto: il saltafossi. Lungo questo percorso sarà possibile far visita anche a un’associazione remiera, per provare l’esperienza indimenticabile di navigazione con una piccola imbarcazione tradizionale in legno.
Infine, tappa irrinunciabile è costituita certamente dal Museo Archeologico Nazionale di Altino, che consente di entrare in contatto con la storia millenaria di quest’area, posta a cavallo tra acque dolci e salate, grazie a reperti e monumenti che raccontano le vicissitudini della città di Altinum, alle origini di Venezia.
Guarda il video di presentazione del progetto sulla nautica tradizionale di Venezia
- 1 Il paesaggio di bonifica
- 2 Fiume Zero
- 3 Esplorando in barca le isole della Laguna Nord
- 4 Museo archeologico nazionale
- 5 Il saltafossi lungo il Siloncello
- 6 La conca di Trepalade
- 7 Idrovora
- 8 Il borgo fantasma
- 9 La conca di navigazione di Portegrandi
- 10 Lo squero
- 11 Remiera
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Sommario Auditour
Questo itinerario vi porterà alla scoperta delle aree limitrofe alla Laguna Nord di Venezia, comprese tra i fiumi Sile e Zero. Qui, proprio dove un tempo sorse in epoca romana la ricca e fiorente città di Altinum, alla confluenza tra le copiose e buone acque dei fiumi di risorgiva e quelle salmastre che consentivano una navigazione di più ampio raggio, dominano orizzonti piatti e luminosi. Orizzonti ancor oggi interrotti dagli argini sinuosi dei corsi d’acqua, da quelli rettilinei dei canali di bonifica e dai profili di isolate case sparse o piccoli paesi.
Grazie alla portata costante delle sue acque, il fiume Sile ha rappresentato per secoli la via di comunicazione privilegiata per trasportare i prodotti agricoli della fertile Marca trevigiana fino a Venezia, grazie a grandi e robuste imbarcazioni in legno, i burci. Menzionati già da Dante Alighieri nella sua Divina Commedia, i burci (italiano burchi) sono il simbolo della tradizione della navigazione fluviale interna. A testimoniare questo fiorente traffico, ormai scomparso, restano ancora a testimonianza diversi manufatti idraulici, tra cui spiccano le conche di navigazione di Portegrandi e Trepalade.
Per la navigazione nei piccoli corsi d’acqua naturali e artificiali e nei bassi fondali della laguna, la popolazione utilizzava invece una caratteristica e versatile imbarcazione a fondo piatto: il saltafossi. Lungo questo percorso sarà possibile far visita anche a un’associazione remiera, per provare l’esperienza indimenticabile di navigazione con una piccola imbarcazione tradizionale in legno.
Infine, tappa irrinunciabile è costituita certamente dal Museo Archeologico Nazionale di Altino, che consente di entrare in contatto con la storia millenaria di quest’area, posta a cavallo tra acque dolci e salate, grazie a reperti e monumenti che raccontano le vicissitudini della città di Altinum, alle origini di Venezia.
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