MuseoMuseo archeologico nazionale di Vulci

Il Museo di Vulci è ospitato nel Castello della Badia, acquisito dallo stato alla metà degli anni ’60 del Novecento. Dopo un ampio intervento di restauro, eseguito dalla Soprintendenza Archeologica, il Castello è divenuto sede del Museo nazionale di Vulci, aperto al pubblico nel 1975.

Le ricerche condotte negli ultimi decenni hanno molto arricchito il quadro noto per la città, soprattutto per quanto riguarda l’area urbana, ed hanno suggerito di procedere ad un nuovo allestimento del museo, più aderente agli attuali orientamenti museografici. In questa prospettiva la sala al pianterreno è stata destinata alla realizzazione di mostre temporanee, per dare spazio alle nuove scoperte o per rileggere vecchi scavi e materiali. Nel primo piano del Castello è stata collocata l’esposizione permanente, che va dalla nascita del centro urbano nel IX-VIII secolo a. C. alla conquista romana nel 280 a. C. Il nuovo allestimento ha cercato di coniugare le nuove scoperte con materiali e contesti della vecchia esposizione che restano però documenti essenziali per tratteggiare la fisionomia dell’antica città etrusca.

Inoltre la creazione del Parco di Vulci ha trasformato la funzione del Museo della Badia, da avamposto isolato in aperta campagna a cardine di un vero e proprio sistema museale molto articolato: infatti ne fanno parte il Museo della Ricerca Archeologica nel Convento di S. Francesco a Canino e quello dedicato alla scultura etrusca, da realizzare nel complesso di Masse S. Sisto a Montalto di Castro. Sono previsti inoltre altri punti espositivi minori, ancora in corso di realizzazione: uno di essi sarà allestito nel Criptoportico dell’omonima domus nella Città Romana ed un altro sarà dedicato al Ponte della Badia, che costituisce corpo unico con il Castello.