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Audio tourLa Via Del Romanino - itinerario completo

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  1. Sommario Auditour
  2. Sommario Auditour

    Da Brescia alla Valle Camonica passando per la Franciacorta e le rive, bresciana e bergamasca, del lago d’Iseo, attraverso un viaggio nell’arte di uno degli interpreti più importanti della pittura lombarda: Girolamo Romano detto il Romanino.

    Questa è “La via del Romanino”, itinerario d’arte sulle tracce del grande pittore bresciano, che si snoda tra Brescia, Bergamo, Malpaga, Rodengo Saiano, Capriolo, Villongo Tavernola Bergamasca, Monte Isola, Pisogne, Bienno e Breno. Un territorio che custodisce i tesori realizzati da Romanino tra i primi anni del 1500, la prima opera conosciuta su questo territorio risale al 1509, fino all’inizio degli anni 60 del 500.

    Chiese, conventi e musei… i luoghi in cui ritrovare le tracce indelebili lasciate da Romanino.

    Partendo da Brescia, il nostro itinerario fa tappa nel cuore della città, il duomo vecchio e il duomo nuovo, la chiesa dei santi patroni Faustino e Giovita, la chiesa del convento di San francesco d’Assisi, il chiostro del convento del Corpo di Cristo, il museo Santa Giulia, il museo diocesano e la Pinacoteca Tosio Martinengo. Tele, affreschi, strappi d’affresco, tavole lignee ed un leggio realizzato con tarsie su disegno di Romanino.

    Di città in città, anche Bergamo e la sua provincia accolgono opere del Romanino. La Basilica di Sant’Alessandro in Colonna e il Castello di Malpaga.

    L’itinerario artistico passa anche attraverso la Franciacorta facendo tappa a Rodengo Saiano, all’interno dell’abbazia Olivetana di San Nicola, dove è stato affrescato il refettorio degli ospiti, e a Capriolo, all’interno della chiesa di San Giorgio, che custodisce una resurrezione realizzata su tavola.

    Il nostro viaggio si sposta verso nord, lambendo le rive del Lago D’Iseo.

    Villongo, Tavernola Bergamasca, Monte Isola e e Pisogne i paesi che possono vantare la presenza di opere di Romanino. A Villongo gli affreschi nella piccola cappella di San Rocco,  a Tavernola Bergamasca, gli affreschi attribuiti ai primi anni di attività, a Monte Isola un affresco all’interno dell’oratorio di San Rocco e a Pisogne l’opera forse più maestosa del pittore bresciano, l’intera chiesa di Santa Maria della Neve.

    Il nostro viaggio alla scoperta delle opere di Romanino si conclude in Vallecamonica, a Breno, dove possiamo ammirare gli affreschi della Chiesa di Sant’Antonio e nel borgo di Bienno, dove l’artista bresciano ha dipinto il presbiterio della Chiesa di Santa Maria Annunziata.

    La via del Romanino è un viaggio straordinario tra le opere di Girolamo Romanino, un artista unico, che ha reso unici i luoghi che accolgono la sua opera. Un artista considerato il precursore del naturalismo di Caravaggio e della modernità.

  3. 1 Itinerario a Brescia - Luoghi vari
  4. 2 Itinerario a Rodengo Saiano - Abbazia Olivetana dei Santi Nicola e Paolo VI
  5. 3 Itinerario a Monte Isola - Oratorio di San Rocco
  6. 4 Itinerario a Pisogne - Chiesa di Santa Maria della Neve
  7. 5 Itinerario a Bienno - Chiesa di Santa Maria Annunciata
  8. 6 Itinerario a Breno - Chiesa di Sant'Antonio e Museo Camuno
  9. 7 Itinerario a Tavernola Bergamasca - Pieve di San Pietro
  10. 8 Itinerario a Capriolo - Chiesa di San Giorgio
  11. 9 Itinerario a Villongo - Cappella di San Rocco
  12. 10 Itinerario a Cavernago - Castello di Malpaga
  13. 11 Itinerario a Bergamo - Basilica di Sant'Alessandro in Colonna
  1. Sommario Auditour

    Da Brescia alla Valle Camonica passando per la Franciacorta e le rive, bresciana e bergamasca, del lago d’Iseo, attraverso un viaggio nell’arte di uno degli interpreti più importanti della pittura lombarda: Girolamo Romano detto il Romanino.

    Questa è “La via del Romanino”, itinerario d’arte sulle tracce del grande pittore bresciano, che si snoda tra Brescia, Bergamo, Malpaga, Rodengo Saiano, Capriolo, Villongo Tavernola Bergamasca, Monte Isola, Pisogne, Bienno e Breno. Un territorio che custodisce i tesori realizzati da Romanino tra i primi anni del 1500, la prima opera conosciuta su questo territorio risale al 1509, fino all’inizio degli anni 60 del 500.

    Chiese, conventi e musei… i luoghi in cui ritrovare le tracce indelebili lasciate da Romanino.

    Partendo da Brescia, il nostro itinerario fa tappa nel cuore della città, il duomo vecchio e il duomo nuovo, la chiesa dei santi patroni Faustino e Giovita, la chiesa del convento di San francesco d’Assisi, il chiostro del convento del Corpo di Cristo, il museo Santa Giulia, il museo diocesano e la Pinacoteca Tosio Martinengo. Tele, affreschi, strappi d’affresco, tavole lignee ed un leggio realizzato con tarsie su disegno di Romanino.

    Di città in città, anche Bergamo e la sua provincia accolgono opere del Romanino. La Basilica di Sant’Alessandro in Colonna e il Castello di Malpaga.

    L’itinerario artistico passa anche attraverso la Franciacorta facendo tappa a Rodengo Saiano, all’interno dell’abbazia Olivetana di San Nicola, dove è stato affrescato il refettorio degli ospiti, e a Capriolo, all’interno della chiesa di San Giorgio, che custodisce una resurrezione realizzata su tavola.

    Il nostro viaggio si sposta verso nord, lambendo le rive del Lago D’Iseo.

    Villongo, Tavernola Bergamasca, Monte Isola e e Pisogne i paesi che possono vantare la presenza di opere di Romanino. A Villongo gli affreschi nella piccola cappella di San Rocco,  a Tavernola Bergamasca, gli affreschi attribuiti ai primi anni di attività, a Monte Isola un affresco all’interno dell’oratorio di San Rocco e a Pisogne l’opera forse più maestosa del pittore bresciano, l’intera chiesa di Santa Maria della Neve.

    Il nostro viaggio alla scoperta delle opere di Romanino si conclude in Vallecamonica, a Breno, dove possiamo ammirare gli affreschi della Chiesa di Sant’Antonio e nel borgo di Bienno, dove l’artista bresciano ha dipinto il presbiterio della Chiesa di Santa Maria Annunziata.

    La via del Romanino è un viaggio straordinario tra le opere di Girolamo Romanino, un artista unico, che ha reso unici i luoghi che accolgono la sua opera. Un artista considerato il precursore del naturalismo di Caravaggio e della modernità.

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