I vespri siciliani
Tra le mille aree del Castello Ursino il visitatore non può che rimanere incantato osservando i numerosi dipinti della collezione della Pinacoteca.
La collezione comprende opere realizzate tra il XV e il XIX secolo. Le opere infatti vanno dal periodo rinascimentale al barocco, al 700 ed infine comprendono tele di artisti catanesi dell’800, come Pasquale Liotta, Natale Attanasio, Antonino Gandolfo, Giuseppe Sciuti, Giuseppe e Michele Rapisardi.
Ci troviamo adesso dinanzi le opere di Michele Rapisardi, come non rimanere incantati dalla varietà dei suoi colori?
Nato a Catania il 27 Dicembre 1822, si forma a Roma per poi rientrare nella sua città natale, dove si impegnerà nel produrre ritratti in stile romantico.
Nel 1852 va a studiare la pittura nelle maggiori città italiane d'arte, per poi stabilirsi a Firenze, dove si affermerà definitivamente come pittore di genere storico letterario.
Opera di spicco di Michele Rapisardi, è "I Vespri Siciliani". Questo dipinto ritrae la scena in cui un soldato francese offende una donna palermitana scatenando la vendetta e una rivolta popolare, nota come “I Vespri siciliani”, tale da portare alla fine della dominazione angioina. La rappresentazione è animata da un miscuglio di corpi, visi, arti e armi che animano vivacemente la scena. In primo piano ci colpisce la visione di una donna svenuta che conferisce al quadro una maggiore drammaticità. A destra invece una coppia si stringe in segno di difesa, e magari chi lo sa? Perchè non intravedere il pittore stesso che ci indica il focus della scena?
La voce narrante è di Andrea Millan, classe 3AL del Liceo E. Boggio Lera di Catania (progetto Alternanza Scuola-Lavoro presso il Museo Civico Castello Ursino)
Scarica l'app gratuita izi.TRAVEL
Crea i tuoi audio tour!
L'uso del sistema e l'app di guida per dispositivi mobili sono gratuiti
