Le città e l'organizzazione sociale dei Siculi
Vi chiederete se gli archeologi sono riusciti a identificare le città dei Siculi.
Purtroppo solo alcune città sicule sono sicuramente localizzate: Agira, Centuripe, Assoro, Serra Orlando di Morgantina, nel territorio della moderna Enna, Hybla Gereatis e Inessa, vicino Paternò, Menaion (attuale Mineo), Paliké (vicino Palagonia a Rocchicella) e, infine, Hybla Erea corrispondente all'attuale Ragusa Ibla.
Gli aItri insediamenti identificati a Mendolito di Adrano, Ramacca, Caltagirone, Vizzini, Licodia Eubea, tutti nell'area fra le pendici dell'Etna, la Piana di Catania e la catena degli Iblei, e Monte Bubbonia e Montagna di Marzo, fra Caltanissetta e Enna, sono degli abitati rimasti anonimi, che in genere occupano località molto elevate difese da fortificazioni.
Secondo lo storico greco Diodoro Siculo, i Siculi affidavano il comando delle loro comunità agli uomini più valorosi. Di alcuni di questi valorosi conosciamo i nomi: Kokalos e Xanthos, Hyblone e Arconides. Ducezio, a partire dal 460 a.C. sarà un vero comandante politico e militare.
Dovevano esistere, in alcune città, anche organizzazioni del potere su base militare, come gli archeologi hanno verificato al Mendolito.
Ma è probabile che l'emergere di élites sociali abbia favorito aggregazioni di più villaggi verso forme più urbane. ln alcuni centri la presenza di contingenti greci creò le condizioni per veri e propri insediamenti "misti", favoriti da rapporti parentali, economici o semplicemente strategici, in cui l'esercizio del potere dovette essere condizionato dall'influenza greca.
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