Testa bronzea raffigurante il dio Apollo da Salerno (I sec. a.C. - I sec. d.C.)
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Si tratta di una testa bronzea, alta 51 cm. e databile orientativamente tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C., ripescata nelle acque del golfo di Salerno nel dicembre del 1930. Non è stato possibile avanzare ipotesi sicure circa l’età in cui il bronzo finì in mare e il motivo del suo inabissamento, che potrebbe essere avvenuto anche in un’epoca successiva a quella antica. E’ probabile che la testa fosse parte di una statua di un dio o un eroe a grandezza superiore al naturale. Il bronzo fu identificato con il dio Apollo. La cronologia dell’opera e l’identificazione dell’ambiente in cui essa fu creata rimangono alquanto problematiche. Domenico Mustilli considerò il bronzo opera di Pasiteles, scultore campano operante tra Napoli e Roma nel I sec. a.C. Questo straordinario reperto costituisce il simbolo dei Musei Provinciali di Salerno e la sua immagine campeggia sulla copertina del Bollettino dei Musei Provinciali del Salernitano, nato nel 1961. Studi recenti propongono l’identificazione con Alessandro Magno per gli stringenti confronti con numerosissimi reperti in musei e collezioni italiane ed estere.
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