Comune di Ravanusa
Ravanusa ha una storia di tre millenni, e sue origini risalgono al periodo protostorico. Le monete, trovate al Monte Saraceno, testimoniano una colonizzazione greca, che cominciava al VII secolo a.C. I scavi hanno rilevato nel Monte Saraceno l’esistenza di una città di epoca greca. Sul nome dell’antica città non c’è ancora certezza si pensa che possa essere identificata con Kakyron o con Maktorion. Non è mancata a Ravanusa, come in buona parte della Sicilia la presenza araba, che durò dal IX secolo al 1086. Dai arabi, o, come loro erano comunemente chiamati, Saraceni, il suo nome ha presso il Monte Saraceno. Probabilmente, anche il nome della città di Ravanusa deriva dall’arabo ‘’Ravim’’, che significa fortezza. Quando Ruggero d’Altavilla conquistò Kerkent (Agrigento), i Normanni conquistarono anche Ravanusa e tutta la area in vicino.
Le origini del Comune di Ravanusa risalgono ad una delle imprese militari di Salvatore Palmeri, cugino del sovrano normanno Ruggero.
Diversi secoli dopo, la baronia venne acquisita dalla famiglia Bonanno, e Giacomo Bonanno, nel 1616, ottenne la licenza di popolare il feudo e, pertanto, fondò il borgo di Ravanusa. Tale nome è legato ad una leggenda. Si racconta che il paladino Orlando era venuto in Sicilia a liberare una giovane caduta nelle mani di un temibile Sultano. Durante le ricerche si trovò senza acqua e molto assetato. Non trovando alcuna fonte, rivolse una preghiera a Dio e miracolosamente sgorgò una copiosa fonte d’acqua limpidissima. Il paladino battezzò quella zona con il nome di Rivinuta, acqua rinvenuta.
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