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Audio tour A spasso nel centro storico di Apricena
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La storia millenaria di Apricena è strettamente collegata a quella del Regno Normanno-Svevo. Dagli innumerevoli ritrovamenti archeologici che costituiscono oggi il Museo Civico-Mediateca Federiciana, si fa risalire la sua origine all’età del bronzo. Il primo nucleo insediativo si sviluppò nei secoli successivi, divenendo, nell’ XI secolo, un casale appartenente all’Abbazia benedettina di San Giovanni in Piano (in territorio di Apricena). Divenne, dunque, un importante centro giuridico ed amministrativo del regno Normanno-svevo; nel 1156, nel “Castello Precina”, venne definita una controversia tra l’abbazia di San Giovanni in Piano e l’Abbazia di Santa Maria delle Tremiti. Tuttavia, è nel XIII secolo che Apricena visse il momento di maggior splendore, divenendo la “Domus Solaciorum”, ossia la residenza di caccia imperiale prediletta dal Puer Apuliae, l’imperatore Federico II. Qui egli era solito trascorrere il Natale e la Pasqua tra il 1222 ed il 1242, per via del clima mite e soprattutto per dilettarsi nella caccia con il falcone; fu soprattutto il territorio di Apricena ad ispirare l’opera Federiciana “De arte venandi cum avibus”.
L’imperatore di Svevia, nei periodi di frequentazione della domus solaciorum di Apricena, era accompagnato dal Gran Maestro dell’Ordine Teutonico Ermanno di Salza, dal 1209 al 1239. L’ordine dei Cavalieri Teutonici ad Apricena ha costituito da subito un binomio inscindibile con il territorio, dopo la costruzione del complesso di Santa Maria di Selva della Rocca (in territorio di Apricena), alle dipendenze dell’Abbazia di San Leonardo di Siponto.
In età angioina, i privilegi imperiali assegnati (le cui preziose pergamene sono custodite presso l’Archivio Storico Comunale) confermano l’importanza di Apricena nel territorio della Capitanata Medievale (territorio dell’attuale provincia di Foggia). - 1 Istituto di Istruzione secondaria Superiore "Federico II"
- 2 Domus Solatiorum
- 3 Palazzo Paolicelli
- 4 Chiesa Di S. Antonio
- 5 Il Monumento ai caduti
- 6 La croce di Lepanto
- 7 Piazza Municipio e Palazzo Lombardi
- 8 Edificio Scolastico Torelli
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La storia millenaria di Apricena è strettamente collegata a quella del Regno Normanno-Svevo. Dagli innumerevoli ritrovamenti archeologici che costituiscono oggi il Museo Civico-Mediateca Federiciana, si fa risalire la sua origine all’età del bronzo. Il primo nucleo insediativo si sviluppò nei secoli successivi, divenendo, nell’ XI secolo, un casale appartenente all’Abbazia benedettina di San Giovanni in Piano (in territorio di Apricena). Divenne, dunque, un importante centro giuridico ed amministrativo del regno Normanno-svevo; nel 1156, nel “Castello Precina”, venne definita una controversia tra l’abbazia di San Giovanni in Piano e l’Abbazia di Santa Maria delle Tremiti. Tuttavia, è nel XIII secolo che Apricena visse il momento di maggior splendore, divenendo la “Domus Solaciorum”, ossia la residenza di caccia imperiale prediletta dal Puer Apuliae, l’imperatore Federico II. Qui egli era solito trascorrere il Natale e la Pasqua tra il 1222 ed il 1242, per via del clima mite e soprattutto per dilettarsi nella caccia con il falcone; fu soprattutto il territorio di Apricena ad ispirare l’opera Federiciana “De arte venandi cum avibus”.
L’imperatore di Svevia, nei periodi di frequentazione della domus solaciorum di Apricena, era accompagnato dal Gran Maestro dell’Ordine Teutonico Ermanno di Salza, dal 1209 al 1239. L’ordine dei Cavalieri Teutonici ad Apricena ha costituito da subito un binomio inscindibile con il territorio, dopo la costruzione del complesso di Santa Maria di Selva della Rocca (in territorio di Apricena), alle dipendenze dell’Abbazia di San Leonardo di Siponto.
In età angioina, i privilegi imperiali assegnati (le cui preziose pergamene sono custodite presso l’Archivio Storico Comunale) confermano l’importanza di Apricena nel territorio della Capitanata Medievale (territorio dell’attuale provincia di Foggia).
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03-28-2015
Complimenti ai ragazzi dell'Isiss Federico II di Apricena. Bellissima e utilissima app
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